Si sono svolti oggi pomeriggio i funerali dell’avvocato Massimo Proietti deceduto la mattina di mercoledì 2 dicembre all’ospedale di Terni dove era stato ricoverato il 17 ottobre.
E’ stato ricoverato nella Terapia Intensiva e in questo mese e mezzo si è pensato che avrebbe potuto superare i postumi di questo virus così aggressivo, almeno fino a domenica pomeriggio quando le sue condizioni sono improvvisamente peggiorate fino al decesso sopraggiunto mercoledì mattina.
“Massimo negli ultimi giorni ha scelto di essere una roccia, era consapevole, è stato sempre cosciente, ha sorriso, in alcuni momenti – ha detto don Angelo che lo ha visto più volte in ospedale in questo mese e mezzo di ricovero – in altri no e ha pensato a voi – ha aggiunto ancora don Angelo rivolgendosi alla moglie Roberta e al figlio Leonardo – ha pensato a voi. Noi viviamo la nostra vita di corsa, Massimo era uno di corsa però l’importante è non perdere di vista ciò che è vero, ciò che è fondamentale nella nostra esistenza e Massimo lo aveva capito, se fosse uscito sarebbe stato una persona diversa”.
“Il dolore è immenso, questo è innegabile – ha detto il figlio Leonardo – ma lo trasformerò in forza come mi hai insegnato. Sei stato un padre fantastico – ha aggiunto Leonardo – anche se il tempo non è stato molto, comunque è stato intenso. Spero di poter fare tutto quello che ci eravamo prefissati, a questo punto con te vicino che mi guardi dall’alto e di poterti dire un giorno, quando ci rivedremo, che ce l’ho fatta”. Spetterà a Leonardo, portare avanti lo studio legale.
In tanti hanno voluto rendere l’ultimo saluto all’avvocato Massimo Proietti, la chiesa di Sant’Antonio era completa per la capienza consentita in questo tempo.
Per Massimo anche la maglia rossoverde personalizzata della Ternana, la Ternana della quale era stato legale di fiducia e passione vera, una passione, come è stato ricordato come lo era il ballo. Lui principe del Foro, fatto da sè, senza altri avvocati in famiglia, come è stato ricordato, è stato anche uno dei pochissimi avvocati conosciuti, apprezzati e stimati a livello nazionale.
Una vita tutta di corsa quella di Massimo per fare più cose possibili, come se avesse saputo, nel profondo di se stesso , che sarebbe stata breve. Così breve, troppo breve.