Sarà il concerto dei Jazz Portraits a chiudere, sabato 6 agosto alle ore 19, la rassegna My Funny Valentine, organizzata in via San Marco a Terni da Istess Musica e Mirabil Eco nell’ambito del Piediluco Festival.
La rassegna vede la Biblioteca Tinarelli trasformarsi nel palco di un concerto offerto agli avventori dei bar di via San Marco, snodo principale della vita serale e notturna della città.
Il concerto, che chiude la lunga stagione di eventi 2021-2022 dell’Istess (iniziata un anno fa con il Vacunalia Fest in Sabina e passata attraverso il Terni Film Festival e il Valentine Fest) vedrà protagonisti Claudio Piselli al vibrano e Daniele Pozzovivo al pianoforte.
“Per una volta non vogliamo chiamare i cittadini ai nostri eventi, spiega il direttore dell’Istess Arnaldo Casali, ma portare i nostri eventi tra i cittadini. Questa rassegna è un piccolo sogno accarezzato per un anno e realizzato grazie a Lucrezia Proietti e al Piediluco Festival. La Biblioteca Tinarelli – continua Casali – si affaccia proprio sulla principale via della movida ternana e da quando l’abbiamo riaperta, lo scorso ottobre, ci siamo detti che andava sfruttata questa enorme potenzialità”.
La sfida, aggiunge il direttore dell’Istess, è quella di mettere in contatto la biblioteca dell’Istess con i cittadini che, da sempre, prendono l’aperitivo proprio di fronte alla sua porta.
“Di sera l’ingresso della biblioteca Tinarelli si riempie di tavolini e gente che prende l’aperitivo. Probabilmente nemmeno si accorgono che di fronte a loro c’è una biblioteca dove si trovano oltre 8000 volumi e un centro culturale che si occupa di libri, storia, filosofia, teatro, arte, teatro, musica, cinema e comunicazione. E questo perché la biblioteca è rimasta chiusa per anni. A ottobre l’abbiamo riaperta al pubblico e da Natale ospita anche una libreria. Ora vogliamo andare oltre”.
Di qui l’idea di “aprire” l’Istess alla movida ternana, abbattendo anche fisicamente il muro che separa la cultura dal divertimento, sfruttando le potenzialità offerte dalla collocazione strategica della biblioteca. I musicisti suonano quindi “in vetrina”, all’interno della sala lettura, mentre il pubblico sono i passanti e gli avventori dei bar di via San Marco.