“L’amministrazione comunale di Terni ha firmato un protocollo di intesa con la regione Umbria e con l’Università per la riqualificazione del Polo di Pentima perché deve diventare un centro di eccellenza, un polo attrattivo per la didattica universitaria, post-secondaria, formazione professionale, un posto dove si fa ricerca e deve avere la dimensione di un campus. Infatti, oltre agli spazi per la didattica e la ricerca ci sono spazi esterni verdi, nati come spazi sportivi , campi da tennis, palestra, campo da pallone”.
Lo ha detto a margine dei lavori della seconda commissione consiliare, convocata dalla presidente Rita Pepegna, l’assessore alla scuola del Comune di Terni, la professoressa Cinzia Fabrizi.
I consiglieri e l’assessore sono stati accompagnati in una sorta di Tour all’interno del Polo didattico dal direttore, il professor Stefano Brancorsini.
C’è molto da fare, c’è molto da riqualificare ma gli spazi ci sono.
“Oggi siamo qui per vedere cosa c’è – ha detto l’assessore Fabrizi – ma anche per immaginare ciò che potrebbe diventare rimettendo a posto gli spazi che ci sono, facendo un progetto complessivo dell’area che ha delle enormi potenzialità, procedendo per step funzionali ma all’interno di un piano generale riqualificazione. Un primo stanziamento di fondi da parte della regione c’è per 10 milioni di euro. Sono fiduciosa che da qui a breve muoveremo i primi passi per cominciare a dare concretezza al progetto e a dare inizio ai lavori”.
“Ritengo sia stata una visita utile perché è importante che anche noi consiglieri comunali si conoscano una realtà e i progetti che il Comune sta portando avanti”. E’ quanto dichiarato dalla presidente della II^ commissione Pepegna. “Pentima ha una grande potenzialità – ha detto la Pepegna – ci sono finanziamenti che sono stati pianificati e si lavorerà per stati di avanzamento e priorità all’interno di un macro progetto. L’Università rende viva la città, è un momento di crescita, la vera novità sarebbe il Campus, un luogo dove i giovani possono incontrarsi, mangiare insieme, studiare, fare sport. Il sogno diventerà realtà con tempi relativamente brevi”.
Tra i membri della II^ commissione, questo il parere del consigliere Michele Rossi di Terni Civica: “Lo spazio – scrive Rossi – ha enormi potenzialità di sviluppo e queste sono legate soprattutto all’esistenza di laboratori di qualità e di livello utilizzati da studenti ed aziende private per test e prove.
Purtroppo alcuni spazi ad oggi sono obsoleti rispetto alle moderne università, molti luoghi sono addirittura in stato di abbandono (tutta la parte ex isrim c’è anche una grandissima sala convegni). Ottimi l’attenzione e l’impegno regionale attraverso l’assessorato competente, le strutture sono di proprietà regionale, che, con progetto e relativo finanziamento, farà di quel posto una università moderna ed accogliente.
Rimane la necessità di collegare la struttura alla città – conclude Rossi – e su questo il comune deve concretizzare i propri impegni e competenze. Però si pensi anche a portare un po’ di università nel centro città (in futuro anche qualche nuova facoltà). Nell’immediato rimango convinto della mia proposta di aule studio in centro. Purtroppo stamattina informalmente ho sentito ancora parlare di aule studio con custodi ignorando che ormai tali servizi sono autogestiti con accesso elettronico e videosorveglianza.
COSI’ IL GRUPPO CONSILIARE DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Il sopralluogo della Seconda commissione consiliare a Pentima non ha fatto altro che confermare i nostri dubbi rispetto alla possibilità che il campus universitario di Terni sorga proprio in quest’area. Un’area a ridosso delle acciaierie e ai piedi della discarica di Villa Valle, in una zona quindi ad altissima criticità ambientale. Vorremmo sapere quale famiglia potrebbe mai essere disposta a mandare il proprio figlio o la propria figlia a studiare in un luogo così gravemente compresso dai vicinissimi insediamenti industriali. Individuare un’area del tutto insalubre dimostra già in partenza che il progetto è sbagliato e scollegato dalla città. Il campus universitario a Pentima dimostra mancanza di visione e di qualsiasi autentica politica di valorizzazione culturale della città di Terni. La visita della Seconda commissione ha riguardato sia le aule didattiche di ingegneria che i laboratori. Gli edifici, oltretutto, hanno ormai cinquant’anni e hanno bisogno di interventi radicali di ammodernamento ed efficientamento. Il fatto che il campus universitario possa sorgere un’area così contaminata e compromessa, nonché scollegata totalmente dal resto della città, indica l’assenza dei più opportuni approfondimenti tecnici, ma soprattutto la mancanza di visione e di qualsiasi autentica politica di valorizzazione culturale. Continuiamo a pensare che più che dotare Terni di un campus universitario attrattivo e funzionale si voglia risolvere nella maniera più spicciola una questione che riguarda il patrimonio della Regione. E’ l’università che deve contaminare la città e non viceversa.