La giunta comunale ha approvato la delibera con la quale accoglie la proposta di co–progettazione, presentata dalla fondazione Aiutiamoli a vivere e la relativa dichiarazione di pubblico interesse per la realizzazione della Cittadella dell’amicizia e del dopo di noi.
Sempre la giunta prevede la pubblicazione di un avviso pubblico con il quale dare notizia della proposta pervenuta al fine di individuare i soggetti interessati a partecipare al tavolo di progettazione ed dà mandato al direttore generale di istituire un apposito gruppo di lavoro interdirezionale.
Ad illustrare l’atto e il progetto è il vicesindaco Riccardo Corridore: “Il Comune di Terni è proprietario di un complesso immobiliare di grande pregio storico, l’ex convento di Colle dell’Oro, in una cornice paesaggistica di rilievo, dotato di un ampio parco, oggi chiuso e da recuperare. L’ex convento è attualmente inagibile, è stato utilizzato dalla Comunità Incontro fino al 1997, e versa in uno stato di degrado complessivo, segnalato anche nel 2014 dal Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo, con una nota della direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria. Una struttura da recuperare e riqualificare quindi per il rilancio della quale è pervenuta all’Amministrazione Comunale, a maggio 2025, una proposta da parte della Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG per l’attivazione di un tavolo di co-progettazione per la realizzazione di un centro di accoglienza al suo interno.
Questa proposta ha trovato il consenso del Comune – ha aggiunto il vicesindaco – in quanto concorda con le linee programmatiche dell’Amministrazione Comunale che prevedono la realizzazione di una Cittadella dell’amicizia in cui si sperimentino inedite forme di welfare per coprire i bisogni reali delle famiglie, in un sistema che si faccia carico, con strutture e luoghi della disabilità, delle difficoltà e dei disagi personali. La Cittadella dell’Amicizia e del dopo di noi che vogliamo far nascere a Colle dell’Oro è stata pensata come luogo permanente per chi non può vivere da solo o in famiglia, come luogo di ascolto per le donne, i minori e per tutti i soggetti vulnerabili. Sarà una realtà in grado di attivare forme di collaborazione con il tessuto associativo di volontariato e con il terzo settore, creando un intero sistema a servizio delle le persone con disabilità, composto da servizi, spazi ricreativi, unità abitative, aziende agricole, capace di autosostenersi. L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale con questa struttura è quello di mettere al centro la persona prendendo in esame il suo ambiente di vita e la sua rete di relazioni, non isolandola dal contesto sociale e facendone emergere le capacità e i talenti, aiutandola a costruire il proprio progetto di vita, acquisendo capacità e competenze, costruendo delle opportunità nel territorio di inclusione sociale e socio-lavorativa. Ciò può essere realizzato mettendo in sinergia le risorse pubbliche con il privato e il privato sociale in un’ottica di solidarietà e responsabilità condivise”.