Il Conservatorio Briccialdi di Terni parteciperà all’appuntamento che l’Associazione Filarmonica Cesana ha organizzato in occasione del centenario della morte del compositore e direttore d’orchestra Stanislao Falchi (Terni 29 gennaio 1851 – Roma 14 novembre 1922).
Lo spettacolo si terrà il 2 dicembre al teatro Titta Ruffo di Cesi alle ore 17.30, con ingresso libero.
Sarà realizzato un ‘ritratto a due voci’ del compositore, affidato alla musicologa Silvia Paparelli e all’attore Riccardo Leonelli, che leggerà alcuni documenti originali del e sul musicista.
All’evento prenderanno parte il baritono Marco Gaurini, allievo della classe di Canto della professoressa Ambra Vespasiani, il soprano Maela Nicoletti, già allieva dell’istituto, il professor Claudio Fabbrizi al pianoforte.
Il programma musicale prevede l’esecuzione di pagine cameristiche e operistiche di Falchi, ma anche di musiche del grande repertorio dell’epoca.
Saranno anche eseguite arie d’opera e da camera del compositore e di Filippo Marchetti (di cui ricorre il 120° anniversario dalla morte), predecessore di Falchi nell’incarico di direttore del Liceo musicale di Santa Cecilia. Il legame tra i due, testimoniato anche dal mottetto O vos omnes che Falchi scrisse in memoria di Marchetti, segnò i primi anni di vita dell’istituzione ceciliana in un periodo particolarmente complesso e vivace della vita musicale romana e motiva oggi la costituzione di una rete di istituzioni che hanno voluto collaborare nel rendere omaggio alle due importati figure, organizzando per l’occasione tre appuntamenti (a Terni, Camerino e Pesaro).
Il concerto è organizzato con il patrocinio del Comune di Terni, la Pro Loco di Cesi e il Corpo bandistico Tullio Langeli.
Amatissimo da Verdi – ma ferocemente stroncato da D’Annunzio – Stanislao Falchi si spegneva cento anni fa, dopo una brillante carriera di direttore d’orchestra e compositore, interrotta solo per dedicarsi alla direzione del Liceo musicale di Santa Cecilia di Roma, nel quale insegnava dall’anno stesso della fondazione.
Figura centrale dell’ambiente culturale romano tra i due secoli, Falchi ebbe incarichi di primissimo piano e rapporti con i più importanti compositori del periodo (Puccini, Boito, Respighi, Mascagni, Tosti, Sgambati tra gli altri).
Nato a Terni il 29 gennaio 1851, Falchi maturò i suoi interessi musicali forse proprio all’interno di quella farmacia che la sua famiglia gestiva almeno dal 1835 e che, situata alle spalle di palazzo Spada, costituiva un punto d’incontro in città, anche per i musicisti della Società Filarmonica.
Intrapresi gli studi musicali con Celestino Magi presso le Civiche Scuole di Musica di Terni, Falchi si trasferì giovanissimo a Roma, completando la sua formazione con Salvatore Meluzzi.
Nella capitale si svolse la sua intera carriera: dal debutto sul podio del Teatro Apollo come sostituto dell’orvietano Luigi Mancinelli (1875) fino alla direzione del Liceo Musicale di Santa Cecilia (1902), incarico che gli fu conferito all’unanimità e che mantenne, unitamente all’insegnamento di Composizione, fino al 1915. Nel 1901 fu nominato cittadino benemerito di Terni e alla città natale rivolse un ultimo gesto di quella generosità che aveva caratterizzato la sua vita di uomo e di artista, nominando sua erede universale la Congregazione di Carità: i suoi beni – la farmacia, la casa natale e la biblioteca (958 volumi) – fanno oggi parte del patrimonio comunale della città di Terni.