“Siamo arrivati a tutto per mia personale responsabilità ma anche per una responsabilità ascrivibile al suo gruppo, consigliere Masselli, perché abbiamo fatto più di una conferenza dei gruppi con il segretario generale auspicando un abbassamento dei toni, eppure, presi gli accordi, sancita una modalità di comportamento, al successivo consiglio ci siamo ritrovati in quest’aula con le citazione fatte dal sindaco nelle trasmissioni televisive. Qui il problema è di doppia natura. Quella politica e io credo che voi abbiate sbagliato a fare una mozione di revoca, dovevate fare una sfiducia al sindaco perché ho sentito parlare solo di cosa fa il sindaco in quest’aula.
L’altro problema è di natura istituzionale. Il TUEL non prevede la sfiducia al presidente del consiglio, perché è una figura di garanzia. È stata introdotta dalla giurisprudenza perché alcuni presidenti avevano cominciato ad approfittarsi di questa inamovibilità ma per revocare il presidente del consiglio questo deve aver commesso gravi e reiterate violazioni di legge. Credo di non aver violato né la legge né il regolamento. Ritengo di aver svolto correttamente la funzione che mi è stata affidata”.
Lo ha detto la presidente del consiglio comunale di Terni Sara Francescangeli rispondendo alle numerose circostanze in cui è stata citata e tirata in ballo nei vari interventi dei consiglieri di opposizione che si sono succeduti nella discussione della mozione di revoca presentata dal centrodestra nei suoi confronti.
Tra gli interventi.
Il consigliere Josè Maria Kenny l’ha definita “non super partes”.
La consigliera Cinzia Fabrizi ha sottolineato che “l’utilizzo di parole oltraggiose da parte del sindaco si è reiterato anche oggi senza che lei sia intervenuta, è questo il problema – ha detto la consigliera Fabrizi – è la mancanza del suo intervento. La sua incapacità di svolgere il ruolo”.
“Lei non riesce a svolgere il suo lavoro – ha detto il consigliere Pierluigi Spinelli – e noi non siamo messi grado di svolgere il nostro lavoro per il quale siamo stati eletti perché i consigli comunali diventano altra roba, si discute di tutt’altro. Noi ci affidiamo a lei per svolgere il nostro lavoro se lei non ci consente di svolgerlo credo che abbia un problema soprattutto lei”.
All’esito della votazione la mozione di revoca è stata respinta con 11 voti a favore e 19 contrari. Risultato accolto con un lungo applauso dai banchi della maggioranza e della giunta. “Il miglio verde può attendere”. È stato il commento della presidente Francescangeli.