“Siamo contenti che si parli di turismo nella nostra città e siamo d’accordo sulla necessità di valorizzare le ricchezze del nostro territorio dal momento che questa valorizzazione ancora oggi poco si è vista, anche con la nuova amministrazione”.
In una nota il gruppo consiliare di Terni del Movimento 5 Stelle critica le esternazioni di ieri del ministro del turismo Daniela Santanchè.
“Non serviva certo l’ex socia del Twiga per venirci a dire che va fatto di più, poteva riferirlo direttamente ai membri del suo partito immersi nella assopita giunta comunale. Quello che stona completamente – si legge nella nota di 5 Stelle – invece, è come abbia potuto mischiare le carte addossando ancora una volta la colpa della crisi del turismo al solito Reddito di Cittadinanza, strumento che in Umbria ha aiutato famiglie, pensionati con la minima, disabili e minori. Addossare la colpa delle carenze del territorio ad una categoria di persone in difficoltà non è da Ministro di questo Paese. Per non parlare poi di come si è riservata di attaccare quel Pnrr che a suo dire è fatto male, ma che rappresenta il contributo economico maggiore che sta consentendo alla nostra nazione di riprendere un cammino più sicuro. Un provvedimento che Fratelli d’Italia contestò aspramente al tempo del governo Conte II, votando addirittura contro, e che oggi spavaldamente gestisce pur criticando. Al Ministro Santanchè chiediamo di adoperarsi per dare delle risposte serie ad un piano di sviluppo del territorio. E di lasciar perdere le persone indigenti ed in difficoltà della nostra regione che sono state umiliate fin troppo per ottenere un sostegno mensile di 500 euro al mese da chi ne guadagna 500 al giorno”.
La Santanchè aveva definito il Reddito di Cittadinanza “paghetta di Stato” per giovani sdraiati sul divano. Confermando peraltro che la “pacchia” finirà a settembre 2023 per i cosiddetti “occupabili”.
Santanchè, “Terni può avere una quota di turismo importante, bisogna crederci”