Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi si è recato in visita, ieri, al Dipartimento Salute Mentale, Servizio Psichiatrico diagnosi e cura, presso l’ospedale, per mostrare il degrado in cui versa. Lo ha fatto attraverso più video pubblicati sul suo profilo Instagram in cui si vedono poltrone e divani molto malridotti, scrostature alle pareti, “una cucina medievale”. Il sindaco era accompagnato nella sua visita dall’ “ambasciatore Colasanti” (Gianfranco, ndr). Particolare rilevante perché, nell’informare i Nas e la Procura di Terni di quanto avvenuto, il direttore generale della Usl Umbria 2 Massimo De Fino fa presente che “il sindaco era accompagnato da ulteriori persone di cui alcune non appartenenti all’amministrazione comunale” e cita per l’appunto il sig. Gianfranco Colasanti.
De Fino poi lamenta nella sua informativa che il sindaco non ha richiesto alcuna sua autorizzazione per diffondere video e foto sui social (Instagram). Poi il direttore sottolinea che “l’ingresso di altro personale non legato all’amministrazione comunale ha violato nettamente le regole della privacy e del rispetto della dignità della persona”.
Si ricorda poi che all’ingresso del Dipartimento è affisso il divieto di effettuare foto e video.
“Anche se il sindaco non dovrebbe occuparsi di queste cose – afferma Bandecchi – lo Stato – aggiunge – dovrebbe affidare al Comune l’ospedale e la sanità”.
Nel merito della situazione all’interno del Dipartimento di salute mentale, il direttore De Fino ha così replicato alle osservazioni del sindaco,
La Usl Umbria 2 ha effettuato tramite il proprio direttore amministrativo il giorno 22 agosto sopralluogo presso l’SPDC di Terni alla luce di una segnalazione ricevuta da parte di un familiare di utente.
La Direzione Strategica, alla luce del sopralluogo effettuato e dello stato di “ammaloramento della pavimentazione interna in linoleum e degli arredi della sala relax “, disponeva in data 23 agosto l’interessamento di tutti gli uffici e servizi preposti, (distretto, acquisizione beni e servizi, gestione servizi alberghieri) al fine di attivarsi con il responsabile del Servizio per “ garantire il giusto decoro degli ambienti dell’SPDC “ , concordando tempi congruenti con il mantenimento delle attività.
Il responsabile del Servizio, incontrando le ditte interessate, ha concordato l’inizio dei lavori per il giorno 11 settembre in quanto ci sarebbe stato un numero di pazienti tale da consentire l’intervento di ceratura del pavimento ospitando i pazienti tra le stanze man mano disponibili, tant’è che il giorno 13 risultavano essere presenti 5 pazienti su 10 posti letto, proprio per i lavori da effettuare.
Sarebbe stato facile sospendere tutte le attività per effettuare la manutenzione straordinaria, ma ciò non si è voluto fare proprio per non creare gravi disagi nei confronti di utenti e familiari.
Desta stupore l’immediato intervento del Sindaco accompagnato tra l’altro anche dalla stessa persona che si era rivolta alla Direzione Strategica e che era a conoscenza dei lavori che erano in corso di effettuazione fin dai due giorni precedenti e che abbisognavano di un tempo congruo, di almeno una ulteriore settimana per il loro termine, tenendo conto dei pazienti ricoverati presenti e della singolarità dell’utenza su cui ogni iniziativa potrebbe generare crisi o modifiche comportamentali.
Si precisa altresì che il linoleum con l’invecchiamento ha assunto tale tonalità di colore, fermo restando che le condizioni igienico sanitarie del Servizio risultano idonee e che l’ambiente è sottoposto a regolare pulizia giornaliera con prodotti idonei igienizzanti.
La ceratura ha lo scopo di portare il colore del pavimento in chiaro.
Si chiarisce inoltre che anche per il mobilio (divani), dichiarati fuori uso, è stata avviata la procedura di sostituzione fermo restando che vi è stato recentemente un investimento in mobili, come visibile anche dal filmato (tavoli e sedie) tra l’altro con colori e tipologia consigliata da esperti alla luce della tipologia di paziente presente in reparto (colori pastello, angoli smussi, carta da parato alle pareti, ecc.).