Fontana, Burri, Capogrossi, Afro, Cagli, Dorazio, Accardi, Rotella, Uncini, Schifano, Manzoni, Castellani, Kounellis, Merz, Boetti, De Dominicis. Sono alcuni dei 58 grandi artisti di tutta Italia le cui opere, 63 in totale, faranno parte di un importante appuntamento espositivo che si terrà dal 20 dicembre al primo marzo a palazzo Montani Leoni sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni.
“Immaginaria. Logiche d’arte in Italia dal 1949” è il titolo della mostra che “è volta a sottolineare il contributo delle singole logiche messe in atto con le proprie opere da parte di quelle personalità artistiche – spiega il curatore Bruno Corà, che si sono distinte in determinati momenti salienti nello sviluppo della cultura visiva in Italia. Senza presumere, naturalmente, di poter rispecchiare totalmente il complesso tessuto artistico generatosi nel nostro Paese nel corso di oltre mezzo secolo, ma procedendo in modo esemplare ed esponendo per lo più singoli pronunciamenti linguistici distintivi di altrettante poetiche. “Immaginaria” proporrà un’attenta ricognizione di compagini artistiche aderenti a movimenti o indirizzi estetici condivisi, aggiunge Corà, per dar conto delle produzioni pittoriche e plastiche di rilievo che nella seconda metà del Novecento si sono imposte a livello nazionale e internazionale, indicando al contempo le aperture sulle culture visive di altri paesi. Ognuno di tali artisti ha espresso la propria ‘logica’ ideativa e formativa dell’opera sottolineando fortemente la propria individualità, aspetto saliente nell’arte contemporanea e ancor più di quella maturata dal dopoguerra in Italia. La mostra “Immaginaria” è dunque rivolta simultaneamente tanto al riscontro ‘storico’ di singole esperienze, definitivamente compiute, conclude il curatore, quanto a voler cogliere gli elementi distintivi di ogni singola logica pittorica e plastica manifestatasi”.
“Sussidi e apparati di carattere storico critico accompagneranno il percorso artistico, anticipa l’architetto Tiziano Sarteanesi incaricato dell’allestimento, in modo da fornire al visitatore strumenti di lettura delle esperienze considerate così come dei mutamenti avvenuti dagli anni della ricostruzione del nostro paese sino all’avvio della globalizzazione”.
“Per la qualità delle opere in mostra, per la peculiarità dell’allestimento e per l’originalità del taglio critico – affermano i responsabili organizzativi, insieme allo staff del Professor Corà, UlricoDragoni Vice Presidente e Anna Ciccarelli Segretario della Fondazione Carit – “Immaginaria” si pone come evento di rilievo realmente nazionale”.
“Obiettivo della Fondazione nel promuovere questa mostra, ha sottolineato il Presidente Luigi Carlini, è di renderla fruibile al più largo pubblico. Per questo, l’ingresso al palazzo e all’esposizione li abbiamo voluti del tutto gratuiti. Vogliamo che nessuno, che sia interessato, si senta limitato nel poter accedere ad una esposizione che offre una riflessione così puntuale sulle vicende artistiche che dal secondo dopoguerra conducono sino ai nostri giorni”.
Non sarà gratuito, invece, il catalogo che accompagnerà la mostra.
“Chiederemo un piccolo obolo, ha spiegato il presidente Carlini, che poi devolveremo alla società San Vincenzo De Paoli”.