Un’insospettabile ultrasessantenne incensurata, che presta la sua opera come volontaria in un ufficio pubblico, è stata denunciata dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per furto pluriaggravato dalla destrezza e dall’abuso di relazioni di ufficio.
La collega della ladra il 27 agosto, giorno del pagamento dello stipendio, tornando in ufficio dopo una breve assenza ha notato che dalla sua borsa, lasciata sulla sedia, erano spariti la tessera bancomat ed il foglietto con scritto il pin. Poco dopo è rientrata la donna dicendo di essere dovuta uscire per sbrigare delle faccende, ma contemporaneamente nella borsa erano riapparsi sia la tessera che il pin e successivamente, controllando il suo conto, ha scoperto che non c’era più traccia dello stipendio appena ricevuto. Da qui la denuncia alla polizia e gli agenti della Squadra Volante hanno subito richiesto le immagini delle telecamere poste sopra lo sportello bancomat, che mostravano inequivocabilmente la collega mentre prelevava proprio nel lasso di tempo in cui era uscita dall’ufficio. Gli investigatori l’hanno rintracciata e invitata a restituire i soldi dicendole che se lo avesse fatto la derubata avrebbe potuto ritirare la denuncia, alleggerendo in questo modo la sua posizione. Invece la donna ha continuato a ripetere che si trovava lì per prelevare dal suo conto.