Il presidente dell’associazione Astrolabio di Collescipoli, Giuseppe Rogari, mette in evidenza, con una nota inviata alla soprintendenza ai beni culturali della regione, al sindaco di Terni, all’assessore al patrimonio del comune di Terni e al comando carabinieri, sui rischi che corre un bene artistico di rilievo, la chiesa di Santo Stefano situata all’interno del cimitero di Collescipoli. Non c’è illuminazione e non c’è più nemmeno la vigilanza privata che garantiva l’apertura e la chiusura dei cancelli (che ora restano aperti giorno e notte). È un bene dal valore artistico e culturale che andrebbe custodito e valorizzato.
LA NOTA DI ASTROLABIO
All’interno del cimitero di Collescipoli è custodito un monumento unico: la chiesa altomedievale di Santo Stefano.
Si tratta di una chiesa romanica risalente al 1089, unico caso conosciuto di chiesa sulla cui facciata è presente una iscrizione in travertino del rogito notarile che documenta la donazione dell’edificio. All’interno sono presenti importanti affreschi del maestro di Narni del 1409.
Per salvare questo importantissimo monumento del territorio ternano dall’abbandono (negli anni ’70 era stata rubata la meravigliosa campana di origine medievale), negli anni ‘80 abbiamo combattuto contro la burocrazia comunale riuscendo a farlo restaurare. Tuttora, i volontari di Collescipoli provvedono periodicamente a manutenere le porte della Chiesa e il cancello ottocentesco del cimitero antistante la chiesa.
Il Comune, invece, nonostante nostre sollecitazioni, non ha ancora realizzato l’illuminazione e il sistema di vigilanza.
Ora la chiesa è nuovamente sottoposta a rischi enormi per la sua conservazione.
Poiché, infatti, il Comune non ha rinnovato la convenzione con un l’istituto di vigilanza che garantiva il controllo delle aperture, il cimitero e la chiesa rimangono aperti giorno e notte, alla mercé di qualsiasi malintenzionato che vogli derubare o arrecare danni a questo monumento unico, oltre che alle sepolture del cimitero. Abbiamo avuto notizia che, di notte, alcune persone sono state viste aggirarsi nel cimitero e entrare nella chiesa senza alcun controllo.
Forse i politici ignorano l’enorme valore storico e culturale del monumento che dovrebbero valorizzare e custodire.
Chiediamo agli organi competenti d’intervenire in tempi brevissimi per evitare l’irreparabile.