È stata celebrata a Terni, questa mattina, la Festa della Repubblica, per ricordare l’esito del referendum istituzionale con il quale nel 1946 la volontà popolare sancì la nascita della Repubblica Italiana.
La celebrazione del 78° anniversario della Fondazione della Repubblica è iniziata in Piazza Briccialdi dove è stato effettuato l’alzabandiera e sono state deposte le corone d’alloro presso il Monumento ai caduti.
La cerimonia è quindi proseguita in Piazza Tacito dove il Prefetto, Giovanni Bruno, ha passato in rassegna il Picchetto, le Rappresentanze, i Labari e i Gonfaloni.
Il Picchetto misto interforze è stato costituito da personale dell’Esercito, Avieri, Carabinieri, Finanzieri, Agenti della Polizia di Stato e della Polizia penitenziaria e, per la prima volta, anche da personale della Marina Militare.
La Banda sinfonica del Conservatorio Statale di Musica “Giulio Briccialdi” di Terni ha eseguito “L’Inno di Mameli” e, contestualmente, i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Terni hanno calato la bandiera italiana sulla facciata del Palazzo del Governo che da su piazza Tacito.
È stato poi letto il messaggio del Presidente della Repubblica e sono state consegnate le onorificenze “Al Merito della Repubblica Italiana”, alla presenza dei Sindaci dei Comuni di residenza degli insigniti.
Le celebrazioni del 78° Anniversario della proclamazione della Repubblica termineranno il 5 giugno quando, al Teatro Secci, alle ore 21.00, il Conservatorio Statale di Musica “Giulio Briccialdi” terrà il tradizionale “Concerto per la Repubblica” eseguito dalla Banda Sinfonica del Conservatorio e diretto dal Maestro Maurizio Billi, direttore della Banda Nazionale della Polizia di Stato, con ingresso libero.
L’ELENCO DEGLI INSIGNITI
Cavalieri dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”
- Colonnello Dott. Christian Antonio ANGELILLO, residente ad Amelia
- Luigi BOVE, residente ad Orvieto
- Vice Brigadiere Maurizio CAVALLUZZO, residente ad Orvieto
- Tenente Colonnello dott. Stilian CORTESE, residente ad Attigliano
- Angelo FIDENZI, residente a Terni
- Michele MEDORI, residente a Guardea
- Brigadier Generale Ing. Francesco NASCA, residente a Terni
- Vice Brigadiere Alessandro SPALETRA, residente a Terni
Commendatori dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”
- Brigadiere Capo Matteo CANNATA, residente a Terni
- Giuseppe QUINTAVALLE, residente a Montecchio
IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Cari Prefetti,
rivolgo il mio saluto a quanti ricoprono pubblici uffici, alle comunità locali, alle espressioni della società che, nei diversi territori, celebrano la Festa Nazionale del 2 giugno.
Nel 1946 la scelta del popolo italiano per la Repubblica scrisse una pagina decisiva di democrazia e pose le basi per un rinnovato patto sociale, che avrebbe trovato compiuta articolazione nella Carta costituzionale.
Un esito al quale si giunse dopo i tragici eventi bellici e la lotta di Liberazione dal nazifascismo, costellata da molteplici episodi di eroismo, da eccidi efferati, di cui nel corso di quest’anno, con commossa partecipazione, viene commemorato l’ottantesimo anniversario in numerose località.
Fare memoria del lascito ideale di quegli avvenimenti fondativi è dovere civico e preziosa opportunità per riflettere insieme sulle ragioni che animano la vita della nostra collettività, inserita oggi nella più ampia comunità dell’Unione Europea cui abbiamo deciso di dar vita con gli altri popoli liberi del continente e di cui consacreremo, tra pochi giorni, con l’elezione del Parlamento Europeo, la sovranità.
Fare memoria è un esercizio proprio a ogni cittadino e soprattutto per quanti, esercitando pubbliche funzioni, trovano nei principi costituzionali di libertà, uguaglianza e solidarietà una bussola di sicuro orientamento di fronte alle complesse sfide del presente.
I Prefetti, in particolare, sono chiamati nei territori provinciali a essere, ogni giorno, perno di unità e di coesione sociale, incarnando, nei delicati ambiti affidati, la missione di instancabili “operatori della Costituzione”, adoperandosi per il bene comune.
È un’azione che, insieme alle altre Istituzioni e alle diverse espressioni della società civile, i Prefetti svolgono nella ricerca dell’interesse generale e per rinvenire adeguate soluzioni ai problemi delle comunità, in una fase resa ancor più ardua dall’aspro contesto internazionale.
Dagli spazi di mediazione per la tutela dell’occupazione e per il superamento dei conflitti sociali, alla cura, con le amministrazioni locali, delle fasce più deboli della popolazione, a percorsi efficaci di accoglienza e di integrazione dei migranti, si tratta di un lavoro prezioso a favore dell’unità del Paese e della sua coesione.
Vale per la tutela delle libertà dei cittadini nello svolgersi della vita quotidiana, per lo sviluppo di efficaci cornici di sicurezza per territori sempre più sicuri e vivibili. Vale per la garanzia dell’esercizio del diritto di riunione e manifestazione.
Con il contrasto alle spinte criminali, alla violenza e alla disgregazione, con la promozione, in particolare tra le giovani generazioni, della diffusione dei valori del rispetto della persona e del dialogo tra le distinte posizioni politiche, sociali, culturali, religiose, si affermano importanti testimonianze di devozione alla Repubblica e di senso dello Stato.
Quando vengono tessute proficue sinergie tra le Istituzioni locali e favoriti percorsi di raccordo tra il centro e i territori, quando – come avvenuto anche nei mesi scorsi – insieme vengono affrontati gli eventi emergenziali, quando gli enti locali sono sostenuti nel superamento dei momenti di crisi amministrativa e finanziaria, viene rinsaldata l’unità dell’edificio democratico, valorizzando il principio di autonomia nell’orizzonte della solidarietà.
Nel rinnovare i sentimenti di gratitudine della Repubblica per l’opera prestata, rinnovo ai Prefetti e a tutti coloro che si adoperano per il bene della collettività gli auguri di buon lavoro e di buona Festa, nell’auspicio che la ricorrenza del 2 giugno rafforzi la consapevolezza e l’orgoglio della partecipazione, prerogativa di ciascun cittadino.