Il Giorno della Memoria – istituito per ricordare la Shoah ossia lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, le persecuzioni, le deportazioni, la prigionia e la morte di tante persone – questa mattina è stato commemorato al Cityplex Politeama di Terni con delle proiezioni didattiche per le scuole di ogni ordine e grado. Tra queste l’istituto Comprensivo De Filis, dalla prima classe della scuola primaria alla secondaria di primo grado, perché “la scuola, attraverso il linguaggio cinematografico, invita le giovani generazioni a coltivare uno sguardo analitico, curioso, spiega Betti Piemontese docente della scuola primaria De Amicis e responsabile del progetto, che non si fermi alle apparenze e a vivere quotidianamente la diversità di ciascuno come un valore aggiunto da rispettare”.
Per le classi della scuola primaria è stata scelta la proiezione di “Wonder”, film uscito nelle sale nel 2017, tratto dall’omonimo romanzo scritto da Palacio e pubblicato nel 2012. Racconta la storia di un bambino di 10 anni nato con una deformazione facciale che “diventa uno sguardo allargato su cosa significa essere umani”.
Per i ragazzi della secondaria di primo grado, invece, il film “Un sacchetto di biglie”, uscito nelle sale lo scorso anno, tratto dall’omonimo libro e ispirato ad una storia vera. Il film è considerato in Francia un classico per ragazzi, con lo slancio di un romanzo d’avventura, con tanto di tappe da superare e gli ostacoli rappresentati dagli nazisti, affrontati con grande ingegno e coraggio da due ragazzi, per poter finalmente tornare a vivere insieme ai genitori e ai fratelli più grandi.
“La scelta è ricaduta sul cinema per coinvolgere ancora di più i nostri ragazzi, ha sottolineato la Dirigente scolastica dell’istituto Comprensivo De Filis Marina Marini, perché noi siamo fermamente convinti, come scuola, che la nostra azione educativa debba coinvolgere i nostri alunni nel contesto della Giornata della Memoria rivivendo determinati fatti che hanno caratterizzato, purtroppo, il secolo scorso. Quindi, ha concluso, nell’educazione noi abbiamo un precipuo obbligo morale, quello di dare ai nostri ragazzi anche modalità diverse per ricordare la Giornata della Memoria”.