Il 27 marzo è deceduto a Terni il commercialista Italo Gaviglio, persona molto conosciuta in città. Questa mattina la famiglia ha voluto donare, in sua memoria, al dipartimento di oncologia dell’ospedale di Terni, tre poltrone relax reclinabili e ha voluto ringraziare tutto il reparto di oncologia, dal direttore ai volontari per quello che fanno tutti i giorni.
IL MESSAGGIO DELLA FAMIGLIA
“Che possa essere questo un gesto in memoria del nostro caro papà, che sentiamo così ancor più vicino, ormai a quasi due mesi dalla sua scomparsa. Vogliamo ricordarlo come piaceva a lui: con il sorriso innanzitutto e con la disponibilità verso gli altri, speriamo che questo piccolo gesto possa essere utile per gli altri pazienti e per il reparto che lo ha seguito con grande attenzione. Ringraziamo il primario Dott. Bracarda e tutta la sua fantastica equipe per il grande lavoro che ogni giorno fanno, nonostante le difficoltà che tutti noi conosciamo: persone eccezionali, che fanno sentire le famiglie e i pazienti protetti e seguiti in ogni momento.
Grazie davvero anche a tutto il personale infermieristico, al personale Oss e alle volontarie, che ogni giorno dedicano il loro sorriso e una parola di conforto a chi si ritrova in attesa del proprio turno di chemioterapia o della consueta visita mensile, quando il tempo – che è così poco – sembra in realtà non passare mai.
Un grazie particolare dal profondo dei nostri cuori alla Dott.ssa Sirgiovanni, oggi trasferita al Gemelli: in questi due anni ha seguito con infinita professionalità e grande attenzione papà, divenendo per lui un importante punto di riferimento. Una cosa affatto scontata per il fine vita di un paziente e ancor meno per la persona brillante e sempre solare che era Italo.
Inoltre, ci teniamo a sottolineare quanto siamo grati, per la sua vicinanza, al Dott. Settimio Rozzi, uomo di grande umanità e infinita disponibilità!
Papà ha iniziato il suo percorso in oncologia già con una situazione neoplastica al quarto stadio: un tumore al peritoneo che da subito sapevamo che non gli avrebbe lasciato scampo, ma insieme a tutte le infermiere e i medici di oncologia e alla sua famiglia, sono stati per lui due anni di lotta senza cedere un giorno e godendo dell’amore che lo circondava!”
La moglie Carla e i figli Daniele, Stefania e Francesca.