La mostra “Amarsi. L’Amore nell’Arte da Tiziano a Banksy” allestita a Palazzo Montani Leoni, a cura di Costantino D’Orazio, con la co-curatela e direzione di Anna Ciccarelli e la collaborazione di Federica Zalabra, registra già nel primo mese di apertura un successo di pubblico straordinario, con più di 10000 presenze e oltre 300 cataloghi venduti.
Variegata la provenienza dei visitatori: dal nord al sud Italia, da Treviso a Reggio Calabria, con numerose presenze internazionali dall’Europa al Sudamerica.
“Sono numeri importanti – spiega il professor Luigi Carlini, presidente della Fondazione Carit – che testimoniano quanto la mostra sia attraente non solo per i cittadini del comprensorio ternano, ma anche per chi arriva da fuori regione e dall’estero. Le cifre che riguardano le presenze da fuori infatti sono significative e mi fanno enormemente piacere. Anche in considerazione del fatto che tra poco si entrerà nel clima dei festeggiamenti per il nostro patrono, San Valentino, quindi è bello pensare che ci sarà ancora un maggiore afflusso”.
“Puntare sulle due opere di Tiziano e Banksy, recenti acquisizioni della collezione della Fondazione Carit, è stata sicuramente una scelta vincente – afferma il curatore Costantino D’Orazio – che ci ha permesso di ottenere prestiti prestigiosi da molte importanti istituzioni italiane”.
“E ciò che più ci inorgoglisce – continua Anna Ciccarelli – è il fatto di continuare, con questa mostra, a portare la città di Terni alla ribalta nazionale con una proposta di qualità non localistica, ma che comunque affonda le radici nella nostra storia”.
L’esposizione, che continua fino al 7 aprile, vuole essere infatti un omaggio a San Valentino(III-IV sec.), protettore degli innamorati e patrono di Terni e attraverso 38 opere racconta l’iconografia del sentimento d’amore nella storia, la sua metamorfosi iconografica nel tempo, affrontando le principali declinazioni di questo tema, che ha attraversato l’arte di tutti i secoli: dalla mitologia greca e romana e le icone dell’amore spirituale medioevale, passando per il recupero dell’Antico in epoca Rinascimentale e la sua trasformazione nel Barocco e lo sguardo nostalgico nell’Ottocento, fino al Novecento che arriva a mettere tutto in discussione. Da Guercino a Dosso Dossi passando per Francesco Hayez, Antonio Canova fino ad arrivare a Giorgio De Chirico, Giacomo Balla, Tiziano e Banksy.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da De Luca Editore con testi di Stefania Auci, Anna Ciccarelli, Costantino D’Orazio, Angelo Mellone e Federica Zalabra.