“Questa stagione di prosa ha un alto valore simbolico, è la stagione della ripartenza. È un segnale di normalità che si vuole dare, anche se c’è un po’ di timore per il futuro. In questo momento c’è bisogno di normalità. Speriamo che tutto possa andare come deve, senza intoppi a causa della pandemia. Certo, la stagione risentirà delle restrizioni per il Covid, ma ciò non ha intaccato la qualità degli spettacoli.”
L’Assessore alla Cultura del Comune di Terni Maurizio Cecconelli ha presentato così, nella Sala dell’Orologio del Caos, la Stagione di Prosa 2021/2022 del Teatro Secci.
“È una stagione ricca, piena di teatro, piena di danza, ha aggiunto il Direttore del Teatro Stabile dell’Umbria Nino Marino, ma soprattutto che vuole, attraverso la creatività e l’arte, farci guardare in fondo al tunnel una luce che ci sembrava lontana.”
12 spettacoli, tra prosa e danza, 5 esclusive regionali, a partire dall’11 ottobre fino a marzo.
Si inizia con “La tragedia è finita, Platonov” di Liv Ferracchiati uno spettacolo che ha debuttato alla Biennale di Venezia ed è stato al Festival di Spoleto, ma è nato proprio qui a Terni. Poi c’è Monica Guerritore che mette in scena un testo di Bertolt Brecht “L’anima buona di Sezuan”, segue “Regalo di Natale” di Pupi Avati, ”La signorina Giulia” di Leonardo Lidi che è stato presentato al Festival di Spoleto di quest’anno, forse sarà la volta buona per Andrea Zorzi con “La leggenda del pallavolista volante” dopo tre volte che è stato annullato, “Mio padre non è ancora nato” di Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani, “La classe” un docupuppetts di Fabiana Iacozzilli, “L’ombra di Totò” uno spettacolo che parla del sosia di Totò scritto dalla giornalista del Corriere della Sera Emilia Costantini, “Dei figli” di Mario Perrotta, “La parrucca” di Natalia Ginzburg con Maria Amelia Monti.
Per la danza saranno di scena “Jump!” di Marta Bichisao e Vincenzo Schino, “Graces” di Silvia Gribaudi.
“Questa stagione vogliamo dedicarla a Georgio Armillei – ha evidenziato il Direttore Marino – perché è stato un assessore, una persona sensibile che ha cercato di creare delle situazioni di partecipazione collettiva. Una persona sempre schiva, sempre attenta, un amico che ha fatto tanto per la città di Terni e mi piace pensare che ogni volta che quest’anno veniamo al teatro pensiamo un po’ a lui che è una figura importante della nostra città”.
In questa stagione, secondo la normativa, è necessario mantenere il distanziamento, pertanto gli abbonati della stagione 2019/2020 dovranno, al momento dell’acquisto dell’abbonamento, da sabato 18 settembre, scegliere un nuovo posto sulle piante attuali. Per la prossima stagione 2022/2023 gli abbonati potranno mantenere il posto che avevano prima.