L’ultimo atto approvato dal consiglio comunale odierno è stato quello presentato dalla Lega per l’intitolazione di una piazza alle mamme e ai papà.
Su questa proposta si è aperto un dibattito vivace che è andato ben oltre il semplice atto amministrativo e che ha investito i valori etici, morali e le conoscenze scientifiche di ognuno.
Alla fine l’atto è stato approvato con i soli voti favorevoli della Lega.
GLI INTERVENTI
Secondo Claudio Fiorelli (M5S): “sarebbe stato più inclusivo chiamarla Piazza della famiglia”. Federico Pasculli, sempre del M5S ha definito l’atto “sterile e al limite del ridicolo”. Comunardo Tobia, sempre del M5S, ha parlato di “atto ignorante”. Federico Cini (Lega), ha polemizzato con Tobia affermando “che non è tollerabile che si dia dell’ignorante ai consiglieri della Lega, si vergogni e si scusi”.
A giudizio di Paolo Angeletti (TerniImmagina): “non si può essere contrari a una piazza delle mamme e dei papà , il problema è che intitolare una piazza alle mamme e ai papà suona come un schiaffo a chi ha portato avanti le battaglie sui diritti civili e sulle unioni civili, c’è il sospetto si voglia andare contro questi diritti civili acquisiti”.
In difesa dell’atto è intervenuto Federico Brizi, (Lega): “siamo tenuti a fare l’affermazione di una cosa ovvia che oggi ovvia non lo è più, quella della figura della mamma e del papà; noi non siamo bigotti, non siamo contrari ad altre forme affettive, chi mostra la sua chiusura mentale è la sinistra, sono gli altri a non riconoscere il ruolo della famiglia naturale, composta da una mamma e da un papà, è questo il concetto che abbiamo voluto esprimere con questo atto”.
La consigliera Valentina Pococacio (M5S) ha chiesto il rinvio dell’atto in commissione, richiesta respinta con 17 voti contrari, 11 favorevoli e 1 astenuto.
DICHIARAZIONI DI VOTO
Doriana Musacchi (Gruppo Misto): “apprezzo il senso dell’atto ma è troppo generico, quindi mi astengo”.
Lucia Dominici (Forza Italia): “non sono contraria alle figure genitoriali di mamma e papà, capisco l’intento dell’atto e lo condivido, tuttavia ritengo possano esserci delle frizioni, il tema dovrebbe essere inclusivo e invece ci sono tante polemiche, quindi mi astengo”.
Alessandro Gentiletti (Senso Civico), annunciando il suo voto contrario , ha detto: “Il sindaco ha votato un atto giudicato divisivo dalla sua stessa maggioranza. L’ennesima prova che non è il sindaco di tutta la città. È il sindaco di una minoranza integralista, capitato per sbaglio a palazzo Spada. Sento ancora il disgusto per quella volta che giustificandosi per la foto sull’omofobia disse che bisogna proteggere i bambini. A chi vuole discriminare con atti come questo rispondiamo col sorriso e con la nostra allegria. Faremo una grande festa con le famiglie arcobaleno e tutte le mamme e i papà, quando sarà inaugurata la piazza. Noi abbiamo già vinto e continueremo a vincere. I perdenti sono loro. Ci libereremo di questa amministrazione e di questo sindaco. Lo chiede la città”.
Voto contrario anche da M5S e TerniImmagina e Partito Democratico.
Di fallimento politico ha parlato Emanuele Fiorini (Forza Centro) che ha annunciato il suo voto contrario: “io dedicherei una piazza ai nonni e alle nonne, piuttosto che alle mamme e ai papà, visto che questa amministrazione non dà aiuti concreti alle famiglie e sono loro ad aiutare le famiglie, stiamo oltrepassando ogni limite”.
Michele Rossi (Terni Civica): “sono molto perplesso su questo atto, i valori non si impongono con l’uso della toponomastica, è un atto divisivo e intravedo un uso politico della toponomastica, ero favorevole al rinvio in commissione , giudico questa proposta inutile, insensata e propagandistica, il mio voto è contrario”.
Maurizio Cecconelli (Fratelli d’Italia): “lodevole e condivisibile l’iniziativa dei colleghi proponenti però semplificare il tutto nell’intitolazione di una piazza è un eccesso di banalizzazione pertanto sono scettico nei confronti di questo atto e non lo vediamo, come gruppo, con favore. Il nostro voto è l’astensione”.
L’atto, è stato approvato con 12 voti a favore, quelli del gruppo della Lega e del sindaco Leonardo Latini, 7 astensioni e 10 voti contrari.
IL MICROFONO DI RITA PEPEGNA
Un microfono lasciato aperto ha tradito la consigliera di Fratelli d’Italia, Rita Pepegna, evidentemente impegnata anche nella preparazione della cena. A un certo punto mentre parlava il consigliere Fiorini si è sentita la Pepegna dire….a che punto sono le zucchine? si deve vedere, si deve sentire che si stanno a cuocere – ha detto ancora microfono aperto – la pentola deve essere bollente”. Qualcuno dal consiglio ha commentato: “stasera tutti a cena dalla Pepegna” , le zucchine piacciono.