“Gesù ha chiesto a noi una goccia d’acqua e gli porgiamo l’aceto del nostro essere amari, del nostro essere avvelenati dalla vita, e in questo c’è certamente prima di tutto la scena del mondo che non riesce a condividere l’acqua bella della sussistenza umana e che si scambia l’aceto della morte, della distruzione , della guerra, della sopraffazione, degli interessi personali, degli interessi nazionali facendoli passare per un distillato di un diritto che non ha alcun fondamento”.
Lo ha detto il vescovo di Terni mons. Francesco Antonio Soddu intervenendo alla processione per il Cristo morto che ha attraversato, questa sera, le vie del centro storico della città partendo dalla chiesa di San Francesco e terminando in Duomo. Una processione molto partecipata.
Il vescovo ha fatto riferimento a quel passo del Vangelo in cui Gesù, appeso sulla croce, morente, chiede da bere e gli viene offerta una spugna imbevuta di aceto. L’ultimo sfregio nei suo confronti.
“Questo è Gesù appeso alla croce- ha aggiunto mons. Soddu – al quale l’umanità porge la spugna imbevuta d’aceto. A Gesù che ha dato la sua vita per noi , a Gesù che, morto sulla croce , dal suo fianco squarciato , ha fatto scaturire i sacramenti della nostra salvezza chiediamo per il mondo la pace”.
Sabato 30 marzo alle ore 22.30 il vescovo presiederà la celebrazione della Veglia Pasquale nel duomo di Terni, nel corso della quale saranno benedetti il fuoco nuovo e l’acqua del fonte battesimale con la quale sarà impartito il sacramento del battesimo a 4 adulti che hanno concluso il cammino del catecumenato. Sarà inoltre impartito il sacramento della Confermazione a 17 adulti.