Dopo due anni di stop dovuti alle restrizioni imposte dalla pandemia, quest’anno, nella sera del venerdì santo, si è svolta la processione del Cristo morto.
Dalla chiesa di San Francesco la statua del Cristo morto e la statua della Madonna addolorata hanno attraversato Corso Tacito, una breve sosta in piazza della Repubblica davanti all’edicola della Madonna del popolo, poi via Roma, via dell’Arringo, quindi la processione, alla quale ha partecipato una folla molto numerosa di fedeli, si è conclusa in Duomo.
A differenza del suo predecessore, padre Giuseppe Piemontese, il nuovo vescovo mons. Francesco Antonio Soddu non ha tenuto alcun discorso nella sosta in piazza della Repubblica. Nel minuto scarso in cui ha preso la parola ha detto, tra l’altro, “oggi Gesù continua ad aver sete, spetta a noi dargli l’acqua della nostra esistenza oppure l’aceto del nostro quieto vivere, della nostra arroganza, del nostro dolce far niente, della nostra….e ognuno di noi può mettere tutto ciò che di negativo può albergare nel proprio cuore”. Criticando quindi l’indifferenza delle nostre comunità difronte alle tante tragedie che si consumano fra noi e non lontano da noi.