Ozmo, al secolo Gionata Gesi, di Pontedera, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dai primi anni Novanta, dopo un esordio nel mondo del fumetto, si concentra sulla pittura e sul writing. Oggi è ritenuto uno dei pionieri, nonché uno dei maggiori rappresentanti a livello internazionale dell’arte urbana italiana contemporanea.
Caroline Derveaux, francese con diverse lauree all’attivo, ha elaborato una riflessione plurivalente che si sviluppa in diverse forme: pittura, disegno, design, direzione artistica e scenografia.
Sono loro i vincitori della call internazionale di arte urbana lanciata da GemellArte, il festival indipendente di arte contemporanea nato a Terni per rivitalizzare il gemellaggio con Saint’Ouen, che quest’anno ha come tema “Reinassance”.
Questa mattina è stato inaugurato il lavoro realizzato da Caroline Derveaux in via Giotto a Terni, un affresco frutto del dialogo con la città, attingendo ad una tavolozza dai colori caldi e confortanti.
“I tempi sono difficili, ma dobbiamo concentrarci e attingere al nostro ottimismo collettivo, ai valori culturali, ha spiegato Caroline Derveaux, che ci permettono di resistere, di fuggire e di sognare. Quando sono arrivata a Terni, una decina di giorni fa, ho conosciuto una moltitudine di persone incredibili, che si battono per una città più interessante, colorata e stimolante. Ho deciso, con il prezioso aiuto e le interviste di alcuni di loro, di realizzare un affresco che trasmetta positività, conforto e amore, nel quale troviamo elementi carismatici di Terni: come la chiesa di San Francesco, le architetture circostanti e alcune caratteristiche del torchio metallico, che ho scoperto con meraviglia durante i miei primi passi nella città. È stata una sorpresa molto piacevole sentire così tanta benevolenza intorno al progetto. Ogni persona si ferma, si complimenta con me, mi offre del cibo, creando uno scambio umano così vitale in questo mondo di oggi.”
E proprio sull’unione della comunità ternana si è incentrato l’intervento del vice sindaco e assessore alla cultura Andrea Giuli.
“Non pretendiamo che quest’opera possa piacere a tutti, ma questa operazione è un segnale di speranza, di un minimo di concordia tra di noi che ci deve tenere uniti, non serve a nulla dividersi, questa è un’opera di grande valore, l’abbraccio di tanti cittadini che incitavano Caroline, gli hanno dato appoggio logistico. Questo è importante. Anche da queste operazioni, con la buona volontà di tutti, può e deve ripartire la ‘Renaissance’ di questa città.”
“In un momento così difficile, ha evidenziato il direttore artistico di GemellArte Terni Chiara Ronchini, dove mostre e musei sono chiusi, noi siamo qui ad inaugurare questa meraviglia. Caroline ha incontrato le persone del luogo, ha conosciuto i commercianti, i passanti, li ha intervistati chiedendo loro quali sogni avessero, quali paure, per poi riportare tutto sotto forma di linee e colori. Un’esplosione di colori e calore, perché l’intenzione dell’artista è stata quella di donare calore e abbracci in un momento così brutto. Se tutto questo è stato possibile è grazie a chi ha ancora voglia di credere nella cosa più importante che è l’arte, che non si ferma mai. Io sono felicissima di GemellArte. Il tema ‘Renaissance’ voleva donare questa rinascita dei luoghi, ma soprattutto degli spiriti, degli animi delle persone e possiamo dire che ci siamo riusciti.”
Caroline Derveaux ha realizzato anche un altro murales in via del Tribunale, all’angolo dell’istituto musicale Briccialdi.
Tra qualche giorno sarà inaugurata l’opera di Ozmo a Saint’Ouen, un murale ispirato a ‘Il cortegiano’, il ritratto che Raffaello Sanzio fece di Baldassare Castiglione, intellettuale di spicco del Rinascimento italiano, alla corte di Elisabetta Gonzaga a Urbino. Una reinterpretazione del celebre dipinto con l’aggiunta di layers che dialogano tra loro aprendo nuovi significati semantici e concettuali all’opera.
Quest’anno GemellArte ha dovuto fare i conti con il Covid, quindi gli organizzatori ne propongono una formula rimaneggiata e ‘ristretta’, ma, epidemia permettendo, tornerà nella sua versione integrale nel 2021, con il un ricco calendario di eventi collaterali fra spettacoli, cultura ed enogastronomia.