Sarà presentato giovedì 1° febbraio alle ore 16 in Provincia (sala del Consiglio) il volume di Zefferino Cerquaglia “I comuni del territorio della provincia di Terni nei secoli XIX e XX – dal maire napoleonico alla elezione diretta del sindaco, circoscrizioni territoriali, compiti, governi locali”.
Saranno presenti la Presidente della provincia Laura Pernazza, Franco Giustinelli già Parlamentare e con incarichi istituzionali in Comune a Terni e in Regione, il consigliere della Fondazione Carit Pietro Pegoraro, il sindaco di Polino Remigio Venanzi, Luciano Costantini già parlamentare, ex Sindaco di Narni, ex Presidente della Provincia e con passati incarichi istituzionali in Regione, Domenico Cialfi presidente del Centro Studi Storici che coordinerà i lavori, Giovanni Sabatini vice Sindaco di Alviano e Francesco Scoppola già sovrintende generale per l’Umbria ai beni culturali.
Con il suo lavoro Cerquaglia, ex Presidente della Provincia ed ex sindaco di Avigliano Umbro, raccoglie anni di ricerche negli archivi degli enti locali e dello Stato, di privati nonché in biblioteche di storia soprattutto locale. Esso, come pure altre ricerche dello stesso autore, sono il frutto anche della pluridecennale sua attività di amministratore di enti locali e del suo impegno di insegnante in diversi comuni della provincia di Terni.
Si ricostruiscono le vicende politiche e amministrative delle comunità dell’Umbria meridionale, con l’esperienza napoleonica distinte e contrapposte ai precedenti ordinamenti dello stato ecclesiastico.
Tre le fasi fondamentali di questo percorso: 1) l’organizzazione delle Stato nel territorio dopo l’Unità, 2) la ristrutturazione politica e amministrativa del primo dopoguerra con il regime fascista, 3) la Costituzione Repubblicana con il ripristino degli organismi di governo elettivi con il diritto di voto esteso alla donne e con l’istituzione delle Regioni con potere legislativo.
La ricerca si conclude con la nuova fase della modifica del sistema elettorale del 1993 che prevede l’elezione diretta del sindaco e del presidente della Provincia.
Il nodo centrale i questo lavoro è la costituzione della provincia dell’Umbria nel 1860 riunendo le quattro delegazioni pontificie di Perugia, Spoleto, Orvieto e Rieti: una provincia inventata, per esigenze strategiche di confine con il restante Stato della Chiesa. Una situazione poi di scarsa coesione interna, per le differenti tradizioni amministrative e sociali e per le distanze. Occorreva un giorno di viaggio dalla bassa Sabina per raggiungere il capoluogo Perugia.
Il quadro organizzativo si modifica nel 1923 con l’aggregazione di Rieti al Lazio e nel 1927 con la creazione di altre province a nord di Roma tra cui Terni.
La ricerca pone i comuni, tra i quali alcuni soppressi ed altri creati, nella loro evoluzione giuridica e organizzativa, nei compiti ad essi affidati nelle diverse fasi politiche nel contesto delle trasformazioni sociali, economiche e culturali. In particolare si è voluto esaminare il rapporto tra stato centrale e poteri locali, l’affermazione dei governi locali per il decentramento, il sostegno allo sviluppo dei territori e la crescente partecipazione di tutti i cittadini al governo del paese.
Un volume di 480 pagine che vuole essere l’inizio di un lavoro di indagine e soprattutto uno stimolo per tutti a partecipare sempre più all’impegno civile.