“Ho ricevuto una segnalazione di un cittadino che questo ragazzo, Hassan, dormiva in stazione e aveva un decreto di espulsione. In questa situazione non potevamo ricoverarlo nelle strutture comunali , né alla Caritas. Quindi questa sera siamo venuti in stazione, ci abbiamo parlato a lungo, lui era impaurito perché ci ha detto di aver subito tante violenze negli in cui è stato in Italia. Alla fine si è convinto a ricevere assistenza pertanto questa notte sarà trattenuto presso gli uffici della polizia locale di Terni e domani mattina verrà trasferito in Questura. Mi sono raccomandato con il funzionario di turno di verificare se ci sia veramente la possibilità di mandarlo in un centro di espulsione in modo tale che possa essere messo su un aereo e rimandato a casa. Laddove non dovesse andare così verificheremo cosa fare ma di certo questo ragazzo non dormirà più per strada. Gli ho promesso che nell’ipotesi non ci fossero posti, con la normale burocrazia , per rimandarlo nel suo paese, di fargli il biglietto per il Senegal, insieme agli altri assessori, per farlo allontanare spontaneamente.”
La storia la racconta il vice sindaco di Terni Riccardo Corridore che questa sera è stato alla stazione ferroviaria di Terni per risolvere il caso di Hassan insieme agli assessori Altamura, Bordoni e Iapadre.
Dopo uno scambio di opinioni con al questura di Terni si è giunti alla soluzione sopra descritta. Hassan passerà la notte non al freddo e al gelo ma negli uffici della polizia locale, domani si troverà una soluzione definitiva.
“Il caso di Hassan mi ha molto colpito – ha aggiunto il vice sindaco – io credo che questo debba cambiare perché non si può assistere a queste scene, a tanto dolore e non dobbiamo dimenticarci che noi siamo fortunati , abbiamo un tetto sulla testa , riposiamo al caldo e non possiamo dimenticarci di queste persone e quando si ricoprono cariche istituzionali si deve fare qualcosa.”
“Lui ritornerà a casa da sua madre – ha affermato ancora Riccardo Corridore – e dai suoi sei fratelli, se non avesse accettato di venire qui alla polizia locale gli abbiamo detto che eravamo disponibili a stargli vicino. Veramente è stata una emozione grossa perché non è possibile che nel 2023 accadano queste cose.”
AGGIORNAMENTO ORE 22,30 27 NOVEMBRE
Il cittadino straniero in questione è stato trattenuto in questura durante la giornata e sono state avviate le pratiche per il suo rimpatrio in Senegal, che avverrà quanto prima.