Anche a Terni, come in molte città italiane, questa mattina le lavoratrici dei servizi mensa e pulizie scolastiche e aziendali hanno fatto sentire la propria voce denunciando una situazione non più sostenibile.
In sospensione dal 5 marzo a causa del Coronavirus, con stipendi bassissimi, da luglio non avranno più alcun reddito.
Ad oggi, infatti, hanno terminato la copertura dell’ammortizzatore sociale per l’emergenza Covid-19. Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti chiedono la proroga per almeno 27 settimane degli ammortizzatori sociali con causale Covid-19 e certezze rispetto alla ripresa dell’anno scolastico a settembre.
Alla difficile condizione delle mense e pulizie scolastiche, si aggiunge quella delle mense e pulizie del settore privato, le cosiddette aziendali, che avendo già esaurito le settimane di cassa integrazione previste dal decreto Rilancio, sono prive di ammortizzatori ordinari se l’azienda committente non attiva la cassa integrazione per il proprio personale diretto. La condizionalita’ ad oggi esistente tra il ricorso agli ammortizzatori dell’appaltatore e del committente va rimossa modificando la norma, perché in assenza di correttivi si lasciano senza tutela migliaia di lavoratori e lavoratrici.