“Cardiochirurgia a Terni era e resterà un’eccellenza, l’impegno della Regione Umbria va nella direzione di valorizzare un reparto fondamentale”.
La Lega di Terni replica alle polemiche di queste ore che fanno ipotizzare uno smantellamento di questo reparto dell’ospedale di Terni.
“A venire smantellata – secondo la Lega – è solo la credibilità del Movimento 5 Stelle e del consigliere regionale De Luca che continua nella sua opera di sciacallaggio politico di basso livello, inventando menzogne su questioni sanitarie delicate sulle quali si dovrebbe dibattere con maggiore intelligenza. Affermare che si vuole chiudere un intero reparto dell’ospedale Santa Maria solo perché è stato bocciato un emendamento in consiglio regionale appare alquanto ridicolo”.
Al consigliere De Luca, si sono aggiunti, nelle critiche e nelle preoccupazioni, il vice sindaco di Terni Riccardo Corridore, il consigliere comunale Claudio Fiorelli e la Cgil medici Umbria.
Ma è sul consigliere regionale Thomas DE Luca che sono indirizzati gli strali della Lega.
“Il Movimento 5 Stelle, per fortuna di questa regione, è una forza di opposizione e non spetta certo a loro decidere come, cosa e quando agire. I grillini tra l’altro dimostrano anche una certa ignoranza, dimostrando di non sapere che non è l’Assemblea Legislativa il luogo deputato a decidere sulla nomina del primario di un reparto ospedaliero. Invitiamo De Luca a informarsi meglio quando il collega di partito Fiorelli, anestesista al reparto di cardiochirurgia di Terni, gli passa notizie totalmente inventate. Da parte della sanità regionale c’è tutta l’intenzione di procedere alla nomina del primario di cardiochirurgia, non appena gli organismi deputati alle valutazioni amministrative ed economiche avranno concluso il loro iter. Sulla sanità De Luca farebbe meglio a puntare il dito contro i suoi alleati della sinistra che negli anni hanno svuotato l’ospedale di competenze, professionalità e strutture. Ridicole le prese di posizione di un Movimento 5 Stelle in evidente crisi di idee per risalire la china se costretti, come in questo caso, a far passare la bocciatura di un emendamento come la volontà di chiudere un reparto dell’ospedale. Basta con lo sciacallaggio politico sulla sanità, ci sia confronto su questioni serie”.