La consigliera provinciale di Fratelli d’Italia Monia Santini ha inviato una lettera aperta al presidente della Provincia Giampiero Lattanzi sulla vicenda della Camera di Commercio di Terni.
“Alla luce della buona iniziativa da Lei intrapresa con recente lettera inviata all’attenzione del ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli nel tentativo di sensibilizzare il ministero competente sulla situazione locale relativa all’articolo 59 del Decreto di agosto che prevede l’accelerazione dei processi di fusione-accorpamento degli enti camerali e non solo, ma anche relativamente alla proposta di emendamento che ne prevedrebbe addirittura il commissariamento qualora non si accorpassero entro il termine stabilito, in qualità di consigliere provinciale con la presente lettera aperta – mezzo comunicativo molto più veloce e spero efficace dell’eventuale atto di indirizzo o interrogazione da presentare in sede di seduta consiliare – sono a stimolare un’iniziativa corale che metta a confronto e coinvolga tutte le realtà possibili per far fronte comune effettivo e fattivo sull’argomento.
Per poter tentare con forza di contrastare il provvedimento preso dal Governo che non tiene affatto conto dei singoli contesti locali, penalizzando perciò realtà di valore come la nostra Camera di Commercio, occorre che si faccia fronte comune tra i Sindaci di tutti i Comuni della Provincia di Terni facenti parte dell’Assemblea dei Sindaci, la Provincia di Terni, la Regione e i parlamentari della nostra Regione, che si incontrino in un contesto unico e contemporaneo unitamente al Presidente della Camera di Commercio di Terni per poter mettere in campo le giuste energie e poter concretizzare proposte alternative e/o integrative con modalità possibili ed immediate, evitando più possibile singole e sporadiche iniziative di partito o altro che disperdono inutilmente attenzione ed energie senza perseguire un fine unico.
Certissima del fatto che singolarmente i vari enti o istituzioni o partiti si stiano muovendo al riguardo, suggerisco e auspico da parte sua un’iniziativa di chiamata a raccolta di tutte le realtà utili alla causa, con l’auspicio che almeno in questo modo si possa sollecitare una presa in esame del problema da parte del Ministero di competenza”.