Sabato 16 marzo alle ore 18.30 nella basilica di San Valentino si terrà il concerto “Il Gloria per San Valentino”, opera per soli coro e orchestra di Giovanni Battista Gigli composta nel 1779.
L’evento, promosso nell’ambito delle manifestazioni valentiniane 2024 dalla Diocesi di Terni-Narni-Amelia, dalla Basilica San Valentino, dai Licei Angeloni di Terni, con il contributo della Fondazione Carit, vedrà protagonisti l’orchestra del Liceo Musicale “F. Angeloni” di Terni, il Coro della diocesi di Terni-Narni-Amelia composto dai coristi di otto corali: il coro della Pace, coro Don Bruno Medori, Harmoniae colestes, Musica Antiqua, coro di San Cristoforo, coro polifonico San Francesco, coro Sandro Castiglione ed i solisti Valentina Piovano, Lucia Casagrande Raffi soprani; Susanna Salustri contralto; Domenico Maglioni tenore; Oliviero Giorgiutti basso, diretti dal maestro don Sergio Rossini.
L’opera di Giovanni Battista Gigli, musicista e compositore ternano, (Terni 1721-1789) è stata composta in occasione della festa di San Valentino patrono della città di Terni ed è strutturata in otto brani le cui partiture originali sono conservate nell’archivio diocesano di Terni e sono state trascritte e ricostruite nelle parti orchestrali mancanti da don Sergio Rossini.
Giovanni Battista Gigli è una delle figure di ternani illustri del passato, nato nelle case annesse alla Torre di Barbarasa di Terni, portate in dote dalla madre Chiara Barbarasa, anch’essa di nobile famiglia ternana, poiché venne battezzato nella vicina chiesa parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo. Divenne sacerdote e musicista. Studiò a Napoli, dove documenti del 1752 e 1756 attestano la sua presenza. La sua musica, in particolare, venne lodata e utilizzata da Francesco Feo, compositore all’epoca di grande rilievo. Nel 1767 ricopriva la carica dì Maestro di Cappella nella Cattedrale dì Salerno; da lì, liberatasi la carica a Terni, vi si candidò e ritornò in città, ove rimase fino alta morte.
Gigli compose, nel corso dei ventidue anni della sua attività quale Maestro dì Cappella a Terni, varie opere, molte riportano invocazioni per la Vergine Maria, per San Raffaele, alcune anche per Sant’Andrea da Avellino. In totale, sono giunte settantacinque composizioni di Gigli per voci sole e con organo, e ventidue lavori di notevoli dimensioni, per soli, coro e orchestra; di alcuni di questi brani, autentici per lo più in manoscritti autografi, vennero composti per le feste di San Valentino, dell’Assunta, la beatificazione di San Lorenzo da Brindisi, la festa solenne della Madonna del Rosario del 1787, per la quale Gigli compose un Gloria, un dixit e l’oratorio “Il Trionfo di Maria”.
Questi novantasette manoscritti si salvarono dalle dispersioni che il fondo della Cappella Musicale del Duomo di Terni dovette subire negli anni dall’occupazione napoleonica, per essere rimaste – come spesso avveniva in quei tempi- presso la casa del compositore; nel 1816 il canonico Don Stanislao Gigli, fratello minore di Giovanni Battista, le donò al Capitolo del Duomo di Terni.