Si intitola “In privato” la mostra di Mario Schifano allestita nella Project Room Sala Ronchini del CAOS – Centro Arti Opificio Siri di Terni. In esposizione un selezionato numero di opere, realizzate dall’artista tra gli anni Sessanta e Settanta, scelte in base alla qualità e al carattere esemplificativo delle sue ricerche attorno ai temi del Monocromo, del Paesaggio anemico e del Futurismo Rivisitato. L’obiettivo – spiegano i curatori Pasquale Fameli e Chiara Ronchini – è di valorizzare i piccoli e i grandi patrimoni artistici privati presenti sul territorio ternano, offrendo la possibilità di farli conoscere al pubblico per acquisire una maggiore consapevolezza della cultura del presente, o di un recente passato, nei suoi radicamenti territoriali. La prima tappa di questo progetto è dedicata all’artista Mario Schifano (1934 – 1998), esponente di spicco della Pop Art italiana, legato alla scuola di Piazza del Popolo di Roma. Schifano è considerato uno dei più importanti artisti italiani della scena internazionale del Novecento. Nel suo percorso estetico ha utilizzato tutti i canoni della sua epoca sperimentando nuove tecniche pittoriche. L’attitudine alle droghe gli valse l’etichetta di artista maledetto. “Per evidenziare il legame con il collezionismo privato, evidenziano i curatori, lo spazio espositivo è stato configurato come un salotto minimale che richiami idealmente un’abitazione privata.” Nella mostra è presente anche una rara intervista di Franco Simongini a Mario Schifano che permette di approfondire la conoscenza della sua poetica. L’esposizione sarà visitabile fino a domenica 19 febbraio, dal giovedì alla domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.