In un comunicato diffuso ieri sera, Potere al Popolo informava di aver ricevuto segnalazioni da alcune famiglie che la società che fornisce il servizio di mensa scolastica a Terni, la Gemos, aveva intimato la regolarizzazione dei pagamenti della compartecipazione alla spesa “pena la sospensione del servizio” già a partire da oggi.
“Gli uffici comunali preposti ci hanno rassicurati dicendo che da loro non è pervenuta alcuna indicazione di questo tipo. Ci auguriamo, quindi, che l’amministrazione abbia preso contatti immediati con la società Gemos, al fine di scongiurare una illecita sospensione del servizio pubblico.
Ieri mattina molte famiglie erano in fila all’ufficio dell’ente, ci auguriamo che il Comune intervenga in maniera decisa nei confronti di Gemos.
Auspichiamo che si trovino soluzioni inclusive e solidali e reali”.
Fin qui Potere al Popolo.
Oggi la rassicurazione dell’assessore alla scuola e al welfare del comune di Terni, Viviana Altamura.
““Nessun bambino o bambina rimarrà a digiuno nelle mense comunali. Non è mai accaduto e mai accadrà. Come Comune – ha sottolineato l’assessore – siamo pronti a farci carico delle famiglie che sono in difficoltà e che non possono assicurare il pagamento della quota del pasto. Non ci sarà alcuna discriminazione o peggio ancora emarginazione.
Chi asserisce il contrario mette in giro informazioni prive di alcuna veridicità, dettate solo da tentativi di strumentalizzazione politica.
Il servizio non è stato mai interrotto e mai lo sarà. Per quanto riguarda tensioni e polemiche che possono essere messe in giro ad arte, ribadisco che il mio compito è quello di assicurare un trattamento equanime per tutti gli utenti della mensa, di vigilare sulla corretta erogazione dei pasti, sulla loro qualità e sicurezza. Come è noto, in quanto assessore, non mi occupo degli aspetti gestionali legati ad un appalto che ho trovato al momento del mio insediamento e che presto verrà rinnovato. Si tratta appunto di un appalto pubblico la cui gestione è per legge di competenza di dirigenti e funzionari pubblici”.