Quello che era il Mercato di una volta, quello appunto situato nella medesima piazza di Terni, è sparito da un bel pezzo ma anche quello che si è ritrovato sballottato nella struttura di Largo Manni nel 2011, anche di quello non vi è più traccia. Alle ore 12 di un giorno qualsiasi, non c’è nessuno.
Basta farci un salto. Dopo 11 anni solo una marea di serrande abbassate. Resistono quelli duri a morire, sono rimasti in sette. E fanno sempre più fatica, anche loro. Le attività sono a rischio sopravvivenza. La clientela affezionata è in là con gli anni e tutto diventa scomodo. Scomodo diventa anche lasciare la macchina a 100 metri, oppure nel parcheggio sotterraneo. E ciò che indispettisce gli ultimi operatori del Mercato è che l’adiacente parcheggio la struttura, di proprietà comunale, è inutilizzato. E’ interdetto . E la settimana scorsa c’è stata una ulteriore stretta contro coloro che riuscivano comunque ad entrare con il posizionamento di alcuni dissuasori che impediscono l’accesso.
“Ci hanno portato qui, ci hanno fatto spendere un sacco di soldi per le attrezzature, era una cosa provvisoria, da provvisoria è diventata definitiva, adesso ci facciano sapere che intendono fare con questo parcheggio sennò moriamo anche noi e finisce tutto.”
“Se loro vogliono fare un parcheggio a pagamento – dicono Maurizio Fucile e Mauro Sorgenti, supportati da Vicenzo Ratini che ha un negozio vicino il Mercato – a noi sta bene lo stesso, saremo noi stessi ad agevolare la clientela, il parcheggio è troppo comodo, sono 100 posti auto.”
L’appello che rivolgono all’amministrazione comunale questi operatori del Mercato è di “sbloccare, di aprire , questa area, a anche a pagamento, è assurdo che si creino questi ostacoli, che non si possa entrare in un parcheggio come questo”.
Si sentono abbandonati e vittime di un contenzioso fra il Comune e Parking.
“Ci proviamo in tutte la maniere a resistere, con le consegne a domicilio, con i prodotti pronti ma questo luogo non è comodo per venire a fare la spesa. Ci hanno abbandonato così, dopo 11 anni – dicono ancora Fucile e Sorgenti – facendo chiudere tutte le attività”.
“E il parcheggio resta vuoto, non ci si crede”.