“Metti…amo radici”. Questo lo slogan di un’importante iniziativa che ha coinvolto gli assistiti dei centri diurni per disabili adulti di Terni dell’Azienda Usl Umbria 2 nel bio-orto Sant’Efebo nel quartiere San Valentino.
I veri protagonisti dell’iniziativa sono stati gli ospiti dei centri diurni Macondo, Girasole, Spazio Insieme, Agorà ed Arcobaleno del Distretto di Terni dell’Unità Operativa Psicologia Disabili Adulti dell’Azienda Usl Umbria 2 diretta dalla dottoressa Nicoletta Valenti che hanno piantato (e ne avranno cura) nell’orto sociale del centro Sant’Efebo alcuni ulivi e piante da frutto che sono stati donati dalla sezione soci Campitello di Coop Centro Italia.
Questa mattina c’è stata la inaugurazione alla quale ha preso parte anche il Presidente di Coop Centro Italia, Antonio Bomarsi: “siamo una cooperativa di consumatori – ha detto Bomarsi – che ha una gamba sociale che viene animata dalle persone che compongono la sezione soci, qui in questo luogo abbiamo deciso di piantare alberi e lo faremo in altre realtà della città di Terni perché l’ambiente deve essere salvaguardato. Con le piantumazioni puntiamo a rigenerare luoghi urbani.”
E’ intervenuto anche il presidente di ACTL, Sandro Corsi che ha fatto la storia del centro Sant’Efebo sorto oltre 40 anni fa “in un quartiere degradato che veniva chiamato Shangai, doveva diventare una casa popolare, invece ci imponemmo chiedendo all’allora amministrazione che divenisse un centro giovanile.”
E così è stato. Presenti due assessori del comune di Terni, Maurizio Cecconelli, alle politiche giovanili e Cristiano Ceccotti al welfare. “Ci tengo che si creino queste spazi di aggregazione – ha detto Cecconelli – sono esperienze virtuose, ce ne dovrebbero essere molte di più e fa bene il Comune a mettere a disposizione degli spazi che possono realmente essere al servizio dei cittadini.”
“Vorrei donarvi, personalmente, un alveare perché amerei che questo rapporto con l’ambiente e con le api possa durare anche in questo centro” ha annunciato l’assessore Ceccotti che ha ringraziato tutti gli operatori per il lavoro che stanno svolgendo.
“Questo progetto è importantissimo – ha detto la dottoressa Nicoletta Valenti responsabile dell’Unità Operativa Psicologia Disabili Adulti della Usl Umbria 2 – perché i ragazzi stanno benissimo; abbiamo colto l’occasione di capire e unire le passioni dei ragazzi con la professionalità degli operatori, quindi abbiamo selezionato un piccolo gruppo formato da 13 disabili che lavora tutti i giorni, insieme agli educatori, 8 ore per tutto l’arco dell’anno. Sono riusciti a coinvolgere nel loro progetto tutto il quartiere e anche la parrocchia. Adesso – ha aggiunto la dottoressa Valenti – hanno trasformato l’orto e hanno ancora altri progetti e credo che sia un qualcosa di veramente utile per loro che dovrebbe essere confermato. Ci ha aiutato il fatto, in questo periodo di covid, che potevamo fare tutte le attività all’aperto e qui avevamo tutte le garanzie del non contagio , è andata bene.”