Insieme ai suoi fratelli Andrea Sansoni ha scritto una lettera appassionata di ringraziamento al personale dell’Hospice di Terni, luogo di infinito dolore dove il padre di Andrea ha trascorso gli ultimi giorni della sua vita. Non è cosa da poco in quei momenti così duri poter contare su persone che considerano il malato terminale un individuo con tutti i suoi pieni diritti.
“Poche righe – scrive Andrea – che vogliono essere una lettera aperta, un semplice e sentito grazie a tutto il personale, a tutte quelle persone , medici, OSS, infermieri che negli ultimi tempi hanno assistito nostro padre, Francesco, accudendolo pazientemente e diligentemente per il tempo che gli rimaneva da vivere. A tutto il personale dell’Hospice di Terni va il mio grazie per avere permesso a me e ai miei fratelli di stare tutto il tempo rimasto con quello che era diventato il nostro motivo dei giorni, il nostro unico scopo, papà. E’ vero, nostro padre non c’è più ma da voi ha trovato competenza e tutto l’aiuto necessario. Un ringraziamento per aver reso più umani – scrive ancora Andrea – e con meno solitudine gli ultimi giorni della sua vita. Grazie per la disponibilità e per il clima familiare che con il tempo si era creato, per l’empatia dimostrata verso mio padre, me e i miei fratelli”.
Infine , conclude Andrea “grazie , perché può sembrare strano ma non mi sono mai sentito solo un utente né, tantomeno, un individuo fuori luogo. Esistono persone libere (come voi) che non hanno perso la capacità di emozionarsi né di lasciarsi coinvolgere condividendo anche i momenti più brutti della vita”.