AGGIORNAMENTO
Hanno trovato sistemazioni provvisorie per conto loro i 6 sfollati di via degli arroni. Hanno dovuto prendere atto del fatto che dal Comune di Terni non è arrivata alcuna risposta alle loro richieste: “abbiamo spedito una lettera al sindaco, abbiamo fatto gli appelli ma non sono serviti a nulla, dalle istituzioni non abbiamo ricevuto alcuna risposta, siamo degli invisibili come loro sono degli invisibili per noi considerato che non siamo riusciti ad avere con loro, con il sindaco, con l’assessore al welfare, alcun contatto. Questo è quello che ci è dispiaciuto di più, l’atteggiamento umano nei nostri confronti.”
Dicevamo delle sistemazioni provvisorie. Tutti sono ospiti di parenti tranne la persona più anziana, Giulio di 88 anni, che per questa notte dorme in albergo, a sue spese. Poi si vedrà.
“L’unica concessione – chiamiamola concessione – che ci hanno fatto è che, quando troveremo un appartamento le istituzioni si impegnano a farci attaccare le utenze nel più breve tempo possibile. Questo è quanto perché per il Comune di Terni la nostra non è un’emergenza abitativa, secondo loro hanno fatto pure troppo.”
“Però – ribadiscono – questa storia non può finire così, nel nulla, c’è stata una lacuna istituzionale, chi si occupa di welfare avrebbe dovuto creare un rapporto con noi oppure avrebbe dovuto mandare qualcuno, in sua vece, a parlare con noi. Niente di tutto questo. Questa nostra battaglia non finisce qui, non può essere dimenticata così in fretta, troveremo il modo di continuarla in maniera più incisiva.”
AGGIORNAMENTO
Dalle ore 11 i 6 sfollati di via degli arroni sono stati invitati a prendere le loro cose e a lasciare le camere del CLASS HOTEL che li stava ospitando a spese del comune di Terni.
Potrebbe esserci un incontro, nel pomeriggio, con l’assessore al welfare Cristiano Ceccotti per cercare una via d’uscita in attesa che i 4 nuclei famigliari interessati trovino una sistemazione autonoma.
Questa mattina l’appello di nonno Giulio direttamente al sindaco: “trovi una soluzione, non ci lasci per strada.”
L’APPELLO DI MARTEDI’ SERA
“Facciamo un appello al Prefetto di Terni e al Sindaco di Terni affinché ci sia concesso ancora qualche giorno di tempo per trovare autonomamente una sistemazione. Da questa mattina alle ore 11, se non ci sarà un intervento delle istituzioni, dovremo lasciare le camere dell’albergo che ci ospita (il Class Hotel) e ci ritroveremo praticamente in strada. 4 nuclei famigliari, 6 persone fra le quali un uomo, nonno Giulio di 88 anni e una donna Francesca, in cinta. Chiediamo soltanto qualche giorno in più perché ancora non abbiamo trovato una casa in cui andare ad abitare. E’ nostra intenzione esporre al Prefetto questa mattina la nostra situazione.”
E’ questo l’appello che lanciano alle istituzioni gli sfollati di via degli arroni rimasti senza una casa dopo l’esplosione del 28 dicembre che ha distrutto tre appartamenti e seriamente danneggiati alcuni altri. Alternano sconforto a fiducia e sperano in una soluzione, anche dell’ultimo momento.
LA LETTERA AL SINDACO SENZA RISPOSTA
Alla missiva inviata dagli sfollati della palazzina di via degli arroni devastata da una esplosione lo scorso 28 dicembre, non è seguita alcuna risposta da parte del comune di Terni., come confermato loro dalla direzione dell’albergo che li ospita.
Pertanto, se non interverranno fatti nuovi in queste ultimissime ore le 6 persone che non hanno ancora trovato una sistemazione privata si troveranno praticamente in strada.
“Per quanto riguarda le istituzioni – scrivono in una lettera aperta – abbiamo avuto l’ennesima conferma che non sono in grado di tutelare i propri cittadini.”