Sulla costruzione del nuovo ospedale di Terni intervengono con una nota congiunta i segretari provinciale e comunale del Pd , Fabrizio Bellini e Pierluigi Spinelli e il coordinatore del forum provinciale della sanità del partito, Riccardo Brugnetta.
Il Pd ribadisce la necessità di realizzare il nuovo ospedale con fondi pubblici, così come sono stati realizzati tutti gli altri. Inoltre chiede che il progetto venga discusso con la città
LA NOTA DEL PARTITO DEMOCRATICO DI TERNI
L’ospedale di Terni è un patrimonio della città e dei ternani, che meritano rispetto: l’indegna gazzarra, con annesso scaricabarile, che stanno allestendo in queste ore, ai soli fini elettorali, la Regione dell’Umbria e il Comune di Terni, incapaci di fare fronte alle loro responsabilità, è intollerabile. Ora, di fronte all’ennesimo schiaffo della Regione, il Vice Sindaco non può fare a meno che rilanciare una parte della proposta progettuale che il PD avanza da due anni mentre il Sindaco, come suo solito balbetta, minaccia a vuoto e, di passaggio, insulta lavoratori della sanità e cittadini dicendo che il nostro ospedale “fa schifo”. Di fronte a questo gioco al massacro sulla pelle della città, ricordiamo a questi signori lo stato dell’arte, chiedendo anticipatamente scusa per la necessaria lunghezza.
Sulla importante questione della costruzione del nuovo Ospedale di Terni da una parte trapelano notizie circa la possibile bocciatura da parte della commissione di valutazione tecnica regionale della seconda proposta di realizzazione nell’attuale sito tramite finanza di progetto e dall’altra si registra un intervento correlato, da par suo, del vice-sindaco Corridore.
Quest’ultimo in particolare è intervenuto affermando che, dopo una primo apprezzamento suo e del Sindaco della proposta di realizzazione del nuovo ospedale tramite finanza di progetto da parte di un gruppo imprenditoriale privato (la seconda presentata dal Gruppo Salini, Salc e Ass.), sostanzialmente per ragioni di celerità nella realizzazione, visti i ritardi e soprattutto visto il mancato coinvolgimento dell’Amministrazione comunale nella fase di valutazione attualmente in atto presso la Regione Umbria, fatto di cui si è evidentemente rammaricato al limite dell’offesa, la proposta può essere anche superata a favore di altre opzioni.
Come Partito Democratico e come gruppi consiliari, sia comunale che regionale, avendo con coerenza e serietà rappresentato in tutta la vicenda una posizione chiara, non ci stupiamo di tanta superficialità e leggerezza, di come si possa arrivare ad una decisione così rilevante per la città senza alcun approfondimento e coinvolgimento della città.
Una scelta così importante, sia dal punto di vista sanitario che urbanistico, non può essere oggetto di una negoziazione tra un gruppo privato e l’assessorato regionale ai lavori pubblici (…neanche quello alla sanità), sottratto del tutto alla riflessione cittadina e delle sue istanze rappresentative sul come e dove realizzare questa importante opera, tanto che i cittadini ternani potrebbe ritrovarsi alla fine un nuovo ospedale costruito per così dire “a loro insaputa”.
Per quanto ci riguarda, su questo tema si parte infatti da una proposta del PD in campagna elettorale del maggio 2023 per un nuovo ospedale da realizzarsi con fondi pubblici in prossimità delle grandi vie di comunicazione, posizione messa a punto per il programma quando era ancora aperta la valutazione del primo progetto di P.F. presentato a maggio 2021, poi bocciata perché non sostenibile dal Rup dell’Azienda Ospedaliera nel giugno del 2023.
Con atto d’indirizzo del 21/06/2023 proposto dai gruppi del PD e di Innovare per Terni discusso e approvato nel Consiglio Comunale del 6/07/2023, con la convergenza dei voti della maggioranza di Alleanza Popolare, veniva ribadito l’impegno “per la realizzazione del nuovo ospedale attraverso l’uso di risorse pubbliche, ubicato in una posizione funzionale alle esigenze dell’emergenza, in prossimità dei grandi assi della comunicazione, all’esito di un dibattito che coinvolga la città, dopo un momento di riflessione anche sull’assetto urbanistico generale dei prossimi decenni”. Si richiedeva inoltre di avviare un confronto con la Giunta Regionale ed il Ministero di competenza per procedere al finanziamento, progettazione e realizzazione del nuovo Ospedale di Terni.
A fronte di una crescente confusione e in un clima propagandistico finalizzato ad alimentare illusioni e campanilismi, con una interrogazione correlata al primo atto di indirizzo presentata il 20 maggio scorso, i gruppi del PD e di Innovare per Terni, hanno chiesto al Sindaco Bandecchi:
* se è stato avviato il confronto con la Giunta regionale ed il Ministero di competenza per procedere al finanziamento, progettazione e realizzazione del nuovo Ospedale di Terni così come previsto nel citato atto d’indirizzo e, in caso di risposta positiva, quale siano i risultati del confronto;
* quale sia la visione dell’Amministrazione Comunale di Terni della riqualificazione e sviluppo urbanistico futuro della città di Terni compatibile con lo sviluppo e la localizzazione funzionale del nuovo Ospedale;
* se l’Amministrazione Comunale non ritiene necessario avviare un dibattito pubblico con la cittadinanza e con i principali interlocutori della società ternana interessate direttamente allo sviluppo cittadino e alla salvaguardia della qualità della salute pubblica.
Nel frattempo, in risposta ad una interrogazione in argomento dello scorso mese di marzo del consigliere regionale Fabio Paparelli sulla opportunità, tra l’altro, di finanziare integralmente l’opera con fondi pubblici di provenienza INAIL, la presidente Tesei, precisando che le scelte sull’ospedale sono anche dei cittadini ternani, ha dichiarato che in tale eventualità l’opera vada fatta in un sito diverso dall’attuale e che andrebbe accompagnata da un programma di riutilizzo della vecchia area.
Detto della posizione e degli orientamenti dei gruppi consiliari del PD, non si può non sottolineare che, la manovra del centro destra, con il sostegno della giunta Bandecchi e di alcuni ambienti imprenditoriali, di forzare rispetto a scelte decisive per il futuro della città presenti un evidente fallimento e che a questo punto sia necessario aprire una vera discussione con la città. Del fallimento totale della strategia ne sia testimonianza, per essere frutto della medesima visione, l’esito analogo del cosiddetto progetto clinica-stadio, ormai su un binario morto.
Né vale l’argomento sui tempi di realizzazione dell’opera: nel primo decennio degli anni 2000, in altro contesto di funzionalità e solidità amministrativa, sono stati realizzati in Regione Umbria l’ospedale di Gubbio-Gualdo, tramite fondi INAIL, in 5 anni e quello della Media valle del Tevere, con fondi statali, in 4 anni.
Su un progetto innovativo, in linea con le più recenti acquisizioni per l’edilizia post-covid, in una collocazione coerente con il ruolo di Polo dell’emergenza e con la visione di Area urbana integrata, su un grande progetto di Polo delle cure primarie e di rigenerazione urbana per l’attuale sito ospedaliero, il PD è pronto a discutere con i cittadini, i professionisti sanitari, i sindacati, gli ordini professionali per dare spessore e condivisione ad un opera che può segnare un rilancio dell’intera città, attraverso un corretto utilizzo di risorse, servizi rinnovati e di qualità.
Questa la linea del PD, chiara, coerente e lineare: ospedale pubblico, nuovo, da realizzare con fondi pubblici, come tutti gli altri realizzati in Umbria, perché non siamo figli di un dio minore. Se in Regione e in Comune sapranno farlo, ben lieti, sennò sgombrino il campo e vadano a casa, che la gente è stanca.