La Stagione teatrale 24/25 del Teatro Secci di Terni si inaugura con lo spettacolo Matteotti (anatomia di un fascismo) scritto da Stefano Massini, in scena da mercoledì 23 a sabato 26 ottobre; un racconto, interpretato dalla bravissima Ottavia Piccolo accompagnata dalla musica dei Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, per ricostruire l’omicidio di Giacomo Matteotti nel centenario della sua morte, con l’impegno di parlare e di ricordare il suo coraggio.
Giovedì 14 e venerdì 15 novembre è la volta dello spettacolo Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo per la regia di Domenico Pinelli; un omaggio a una delle figure più importanti del teatro italiano del Novecento, a 40 anni dalla scomparsa, con la messa in scena di una delle sue commedie più divertenti e ricca di spunti di riflessione sul tema della pazzia.
L’eclettico autore e interprete Matthias Martelli in scena con il suo nuovo spettacolo Eretici. Il fuoco degli spiriti liberi, con cui intreccia le vite degli spiriti ribelli della storia raccontando come il loro coraggioso pensiero ardente abbia oltrepassato il tempo per sopravvivere ancora oggi. Sulla scena un attore e tre cantanti disegneranno, con i loro corpi e le loro voci, personaggi, epoche, storie, unendo tragico e comico, grottesco e poesia, per scoprire infine che gli eretici sono ancora fra noi; da martedì 26 a venerdì 29 novembre.
La Stagione prosegue lunedì 9 e martedì 10 dicembre con Il Giuocatore di Carlo Goldoni per la regia di Roberto Valerio: “Un testo magnifico, sempre in bilico tra commedia e dramma – spiega il regista – Una commedia nera che racchiude in sé la possibilità di raccontare con leggerezza i vizi e le ipocrisie dell’uomo. Uno spettacolo coinvolgente che punta a riscoprire la vera anima di Goldoni, scrittore capace sì di scandagliare in profondità l’animo umano, ma sempre col sorriso sulle labbra strizzando l’occhio alla comicità involontaria di personaggi spesso tragicamente ridicoli.”
Sabato 4 gennaio in scena Fauno, un lavoro ispirato a un pezzo del repertorio classico, ovvero l’Après-midi d’un faune, legato al progetto DANCE WELL: lezioni gratuite di danza, a cadenza settimanale, rivolte principalmente – ma non in modo esclusivo – a persone con parkinson, che da tre anni si svolge negli spazi museali del CAOS. L’appuntamento è parte di “Fuoco Fauno” un progetto speciale – realizzato in rete da Gender Bender, Fondazione Piemonte dal Vivo / Lavanderia a Vapore, Teatro Stabile dell’Umbria – che esplora e rimette in scena la figura del FAUNO nella danza.
Sabato 11 e domenica 12 gennaio, Amanda Sandrelli e Gigio Alberti, affiancati dai talentuosi Alessandra Acciai e Alberto Giusta e diretti da Antonio Zavatteri, sono i protagonisti della brillante commedia Vicini di casa dell’autore spagnolo Cesc Gay: una commedia, libera e provocatoria, che indaga con divertita leggerezza inibizioni e ipocrisie del nostro tempo.
Martedì 28 e mercoledì 29 gennaio il regista Leonardo Lidi porta in scena Zio Vanja, la seconda tappa del Progetto Čechov, la Trilogia prodotta dal Teatro Stabile dell’Umbria e dedicata ai capolavori del grande drammaturgo russo, che dopo Il gabbiano e Zio Vanja si conclude con Il giardino dei ciliegi (domenica 27 ottobre al Teatro Morlacchi di Perugia si terrà una Maratona teatrale che presenterà in successione i tre spettacoli della Trilogia). Zio Vanja è il dramma delle occasioni mancate, delle rinunce e dei rimpianti: una commedia costruita sull’inerzia e in cui all’amarezza delle illusioni si accompagna una riflessione di fondo sul senso della vita degli individui e sulle trasformazioni sociali.
Giovedì 20 e venerdì 21 febbraio in scena la danza con la Compagnia Virgilio Sieni – una tra le maggiori realtà culturali internazionali – e lo spettacolo SONATE BACH di fronte al dolore degli altri: undici travolgenti coreografie sul “dolore degli altri” e in cui la danza afferma lo sforzo di evocare da queste macerie di esistenza una bellezza impossibile e paradossale, da cesellare con lo strumento etico e politico per eccellenza: il gesto.
E ancora, giovedì 6 e venerdì 7 marzo, Luisa Borini porta in scena il suo Molto dolore per nulla, un racconto intimo e autoironico, tra la profondità del monologo e la leggerezza della stand-up comedy. Sul palco vuoto, solo una donna e un microfono a farle da scudo che protegge e al tempo stesso censura una parte di sé (spettacolo vincitore di In-Box 2024/25).
Il regista Guglielmo Ferro rilegge per il teatro Storia di una capinera, il romanzo epistolare dello scrittore e drammaturgo considerato il maggior esponente della corrente letteraria del Verismo: Giovanni Verga. Ambientata in una cornice di vita borghese siciliana, l’opera è una passionale narrazione della novizia Maria attraverso cui emerge il rigido impianto culturale delle famiglie dell’epoca; in scena da giovedì 27 a domenica 30 marzo.
Da lunedì 7 a giovedì 10 aprile, Controcanto Collettivo in scena con Seconda classe, un nuovo lavoro, prodotto dal TSU, dedicato al tema della ricchezza, del lusso e della sua esclusività. Spiegano gli autori: “La prima classe esiste in funzione della seconda e senza la seconda non avrebbe un parametro per la propria ricchezza, perché il vero contenuto della ricchezza sembra essere prima di tutto la certezza – e l’inspiegabile sollievo che ne deriva – che altri abbiano meno”.
La Stagione termina con Seeking Unicorns ideato, creato e interpretato da Chiara Bersani – performer e autrice attiva nell’ambito delle Performing Arts, del teatro di ricerca e della danza contemporanea – in scena al Caffè letterario della BCT – Biblioteca Comunale Terni sabato 12 aprile. Un unicorno, una creatura mossa dal desiderio di affermare la propria presenza nel mondo. Sia come interprete che come regista/coreografa, Chiara Bersani si muove attraverso linguaggi e visioni differenti; i suoi lavori, presentati in circuiti internazionali, nascono come creazioni in dialogo con spazi di diversa natura.
Nino Marino, direttore del Teatro Stabile dell’Umbria: “Il Teatro Secci si fa grande per accogliere una nuova Stagione che vedrà in scena grandi classici di autori quali Goldoni, Čechov, Verga, ma anche importanti protagonisti della scena contemporanea come Stefano Massini, Ottavia Piccolo, Amanda Sandrelli, Gio Alberti e il maestro della danza contemporanea Virgilio Sieni. Una Stagione ricca di appuntamenti all’interno della quale siamo felici di presentare tre nostre produzioni, l’apprezzatissimo Zio Vanja con la regia di Leonardo Lidi – con cui abbiamo costruito un bellissimo percorso triennale –, Eretici, il nuovo spettacolo dell’istrionico Matthias Martelli, e Matteotti, un importante testo di Massini che aprirà il Cartellone. Ci tengo a segnalare inoltre che la nostra volontà è quella di costruire percorsi a lungo termine con i territori in cui interveniamo con la nostra programmazione. Nello specifico a Terni abbiamo intrapreso dal 2022 il progetto Dance Well – lezioni di danza rivolte principalmente a persone con parkinson – che quest’anno porterà i partecipanti sul palco del Secci con un spettacolo vuole condividere con il pubblico il prezioso lavoro costruito in questi anni”.
L’Assessore alla cultura del Comune di Terni Michela Bordoni: “Sono soddisfatta della Stagione che il Teatro Stabile dell’Umbria ha programmato per il nostro teatro comunale che presenta un programma vario ed equilibrato, capace di rispondere alle richieste degli appassionati di teatro e di offrire ai giovani una visione della contemporaneità. Mi fa particolarmente piacere la presenza di ben quattro produzioni del TSU, tra cui il progetto Čechov di Leonardo Lidi, e di un’artista nostra concittadina, Luisa Borini, che sta iniziando una brillante carriera. La Stagione scorsa ha fatto registrare 6453 presenze, con un incremento del 27% rispetto alla Stagione 22/23, tornando intorno ai livelli di prima della pandemia che sono stati invece superati dagli spettacoli riservati alle scuole superiori”.