“Parcheggiare entro le buche”. Questa ci mancava. Certo l’ironia non difetta ai ternani. E visto che il problema non si risolve, dopo anni, tanto vale riderci su.
Quando piove, poi, puoi pure mimare un tuffo in piscina, tanto sono grandi queste buche.
Una situazione, a quanto pare, così difficile da risolvere se una prima segnalazione al comune di Terni porta la data del 15 gennaio 2013 ovverosia quasi 9 anni fa. 9 anni in cui queste buche non solo non sono state ricoperte ma, con il tempo, si sono pure approfondite. Sono diventate un pericolo non solo per le auto ma anche per i pedoni che vi si avventurano. Senza contare l’ulteriore disagio per le persone disabili.
9 anni fa i cittadini scrivevano: “veniamo a riproporre una grave situazione di impraticabilità dello spazio che si riferisce all’area di parcheggio in viale Rossini tra il complesso abitativo Thyrus, la chiesa di San Paolo , il quartiere Metelli e l’impianto della polisportiva Thyrus San Valentino. Tale area non essendo oggetto di opere manutentive da quando è stata edificata , circa 40 anni fa, appare oggi, come si può vedere dalle foto allegate, come un vero e proprio campo di battaglia tante sono le buche che rendono problematica la sua agibilità e mettono a repentaglio la meccanica delle macchine che lì vi parcheggiano.
A tale proposito si precisa che il complesso Thyrus consta di 156 famiglie che utilizzano in parte il parcheggio in oggetto così come gli abitanti del quartiere Metelli e i frequentatori della chiesa e dell’impianto sportivo. Nello spazio operano anche i mezzi pesanti dell’ASM.
Restiamo fiduciosi in un vostro interessamento.”
Fiducia evidentemente mal riposta visto che dopo 9 anni il problema è tutto lì.
E non si sa per quanto tempo ancora resterà tutto tale e quale. “Abbiamo scritto una mail all’assessore Salvati e ci ha risposto che non sono previsti stanziamenti, per il momento, nella zona, in futuro si vedrà.” I residenti ricordano anche che il papà di un bambino che frequentava il campo sportivo, che fa l’imprenditore, aveva deciso di ricoprire, lui, le buche con l’asfalto ma ha dovuto desistere perché fare un intervento in un luogo pubblico, non autorizzato, comporta seri rischi se poi uno si fa male, se ne risponde personalmente.
E le buche restano lì. Ci si può parcheggiare.