L’illustre economista Stefano Zamagni, docente del dipartimento di economia dell’università di Bologna nonché presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, è stato protagonista del secondo incontro formativo sulle parole chiave della “grammatica della buona convivenza” e dell’economia civile promosso dal Cesvol Umbria e dall’associazione Pensare il Domani.
Dopo ‘Umanesimo’ è ‘Amicizia’ la seconda parola chiave.
“Di tutte le parole che possono essere usate per dare concretezza al titolo di questo ciclo di incontri dedicato alla buona convivenza, ha detto il professor Zamagni, certamente la parola amicizia è quella più afferente, più centrata. Abbiamo Aristotele all’inizio della sua attività che aveva indicato nell’amicizia il presupposto per il funzionamento della democrazia.
Non ci può essere autentica democrazia in un paese se tra le persone che lo costituiscono non si stabiliscono legami di tipo amicale. L’amicizia non è solo una relazione intersoggettiva che serve a migliorare la condizione di vita nelle singole persone. Questo lo è certamente, ma è il presupposto per il buon funzionamento di una società e in particolare della democrazia.
È evidente che quando il focus dell’attenzione si fissa sull’economia di mercato in una stagione come l’attuale denominata della globalizzazione, l’amicizia acquista un significato ancor più rilevante e lo stiamo vedendo anche di questi tempi cosa succede quando i legami amicali vengono meno. Molti ci avevano fatto credere che tutto sommato l’importante era oliare i meccanismi di mercato, perfezionare le norme di legge, fare in modo che la giustizia segua il suo corso. Questa è una pia illusione, è una sciocchezza grossa perché per quanto le leggi siano chiare e anche rese esecutorie, se a monte non c’è una amicizia tra le persone queste leggi non vengono rispettate. Ecco perché l’amicizia è fondamentale. Quello che si sta scoprendo in questi tempi è che l’amicizia è fondamentale per il buon funzionamento dell’economia e più in generale dell’intera società.”