“E’ praticamente un anno che conviviamo con le zecche, le zecche delle pecore, per la precisione, che sono pericolosissime.Non sappiamo più cosa fare. Per cui rivolgiamo un appello pubblico alla ASL – attraverso di voi – affinché intervenga, faccia qualcosa. Preciso però che con la Asl ci abbiamo già parlato, abbiamo esposto il problema ma quassù non è venuto nessuno.”
E’ la telefonata di una signora, delusa, preoccupata e anche indignata, che non riesce a venire a capo di una situazione che le sta creando tantissimi problemi.
“Ho provato a parlare con il proprietario delle pecore e con la proprietaria del terreno ma non ho risolto nulla. Dove le porto? – mi ha detto il proprietario – queste devono mangiare.”
“Abito in una zona residenziale , Piedimonte, ma di residenziale qui ci sono solo i tributi da pagare visto che la potremmo considerare una zona agricola poiché in questo terreno adiacente ci pascolano le pecore – tiene a precisare la signora Verbena.” E nemmeno tanto poche visto che saranno “un centinaio, anzi di più, forse 200. Tutti i giorni vengono portate in questo terreno adiacente la mia abitazione attraverso la via Gina Palmucci. Sono piene di zecche e io mi sono ritrovata il giardino pieno di zecche, i miei due maremmani pieni di zecche. Io stessa mi sono ritrovata le zecche nelle scarpe, sul pavimento di casa. Abbiamo avuto un po’ di tregua quest’inverno ma sono giorni ormai che ci ritroviamo le pecore a ridosso della casa. Non credo sia giusto portare a pascolare le pecore dove ci sono abitazioni.”
La signora è ulteriormente preoccupata perché con l’avvicinarsi della bella stagione – se le cose non cambieranno – sarà costretta a restare chiusa in casa, così come è successo l’estate scorsa.
“Il medico veterinario – dove sono stata costretta a portare i miei due cani – mi ha infatti raccomandato di stare alla larga da questi parassiti che sono pericolosi non solo per gli animali ma anche per gli uomini.”
“Questo è il problema principale, non le dico il cattivo odore, per non dire la puzza.”