Oltre il danno, la beffa. È il rischio che corrono gli abbonati alle Piscine dello Stadio di Terni che non hanno potuto usufruire, in parte o del tutto, dell’abbonamento sottoscritto a causa dell’improvvisa chiusura dell’impianto. Sulla vicenda, infatti, incombe la prescrizione. Un’eventualità che l’associazione Codici vuole evitare, motivo per cui sta preparando una nuova iniziativa nell’ambito dell’azione di classe promossa.
“Stiamo predisponendo una domanda per l’interruzione della prescrizione – spiega Carmine Laurenzano, avvocato di Codici – e la invieremo alle varie società coinvolte nel tempo nella gestione della struttura e, per conoscenza, al Comune di Terni. La prescrizione scatta dopo un anno. Sono trascorsi sei mesi dall’inizio della vicenda, quindi la scadenza non è immediata, ma nemmeno lontana e bisogna agire per evitare che gli abbonati subiscano oltre al danno, anche la beffa”.
“È trascorso fin troppo tempo – osserva Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ed in tutti questi mesi non abbiamo visto passi concreti verso gli abbonati. La prescrizione sarebbe una beffa intollerabile. I consumatori devono essere rimborsati”.
“Siamo stati contattati da tanti cittadini che erano abbonati alle Piscine dello Stadio di Terni – dichiara Massimo Longarini, Segretario di Codici Umbria – ed alcuni hanno già dato la loro adesione all’azione di classe che abbiamo promosso. Nelle ultime settimane l’impianto è tornato a far parlare di sé tra annunci e promesse per la ripresa delle attività e per un ritorno alla normalità. Vedremo come evolverà la situazione. Di sicuro noi andiamo avanti per la nostra strada, che è quella che punta al riconoscimento del rimborso per gli abbonati danneggiati”.
Per partecipare all’azione di classe promossa dall’associazione Codici per richiedere il rimborso dell’abbonamento sottoscritto con le Piscine dello Stadio di Terni e non usufruito a causa della chiusura dell’impianto è possibile telefonare al numero 06.55.71.996 oppure scrivere all’indirizzo [email protected].