“Nuovo bollettino di guerra al carcere di vocabolo Sabbione. Due poliziotti sono stati portati al Pronto soccorso, un altro è stato medicato nell’infermeria del carcere”.
Lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, SAPPE, per voce del segretario regionale Fabrizio Bonino, che ricostruisce le ultime ore di follia vissute nella casa circondariale di Terni.
“Tutto è successo dopo le ore 17, quando un detenuto tunisino di 36 anni, del circuito media sicurezza e conosciuto nelle carceri umbre per la sua aggressività e abituato a “farla da padrone”, ha deciso si scendere in una sezione detentiva, non sua, con la scusa di portare il tabacco ad un altro recluso. Al diniego dell’agente di servizio, il detenuto immediatamente gli sferrava un calcio sulle parti intime. Fortunatamente, intervenivano un ispettore ed un sovrintendente i quali, per soccorrere il collega, sono stati a loro volta aggrediti dal detenuto. Risultato? L’ispettore colpito al volto ha riportato diverse escoriazioni, contuso anche il sovrintendente”.
Netta la denuncia di Bonino: “È ormai evidente che nella Casa Circondariale di Terni la sicurezza sia pari a zero, detenuti che si possono permettere qualunque cosa sapendo bene di restare impuniti. Così come per questo detenuto che, nonostante i suoi continui comportamenti fuori da ogni regola, per premio lavora anche all’esterno del muro di cinta. Come si fa a tollerare ancora tutto questo, come si può tacere su tali comportamenti e persino a premiare questi “soggetti” che di umano ormai hanno ben poco? Come si possono accettare le continue aggressioni al personale! Con quale coraggio si può ancora chiedere ad un padre di famiglia di entrare in un istituto come quello di Terni dove non sai nemmeno se ne uscirai sano?”
Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “chiunque, ma soprattutto chi ha ruoli di responsabilità politica ed istituzionale – penso in primis ai Sottosegretari alla Giustizia Delmastro e Ostellari, ognuno per quanto di competenza per delega ministeriale – dovrebbe andare in carcere a Terni a vedere come lavorano i poliziotti penitenziari. E’ sotto gli occhi di tutti che la situazione penitenziaria è sempre più critica”.
Anche la Fp-Cgil con Claine Monticchiani segnala l’episodio: ” Siamo stanchi di denunciare l’ennesimo evento critico senza intervento alcuno da parte degli uffici preposti, che promettono aumenti di personale e trasferimento di detenuti, ma poi rimangono immobili e a rimetterci è sempre il lavoratore a cui non garantiscono neanche più il diritto alla sicurezza”.