“Poche ore fa abbiamo ricevuto l’ennesima segnalazione. Ora basta.
Le polveri bianche da scorificazione Tapojarvi-Arvedi AST, anziché diminuire, continuano ad aumentare, depositandosi ovunque, venendo inalate da chiunque.
Migliaia di famiglie rischiano di essere travolte da un arcaico modus operandi.
E’ un sistema inaccettabile e si inserisce in una vicenda che si registra, pari pari, da decenni, allo stesso modo, tra infinite promesse mai mantenute.
Uno spesso strato bianco, così, ricopre molti piazzali Arvedi AST, come già dimostrato da immagini satellitari e da video dei lavoratori. Una neve velenosa che investe direttamente anche il quartiere di Prisciano e parte di Borgo Bovio, attaccandosi dappertutto, dai tetti ai vestiti. Penetrando nei polmoni.
La dispersione eolica fa poi il resto”.
Lo scrive in un nota l’assessore all’ambiente del comune di Terni, Mascia Aniello, facendo riferimento a immagini e video che le sono stati inviati. Polveri che si depositano su tutto: sugli alberi, sulle piante, sugli ortaggi, sulle auto, sugli abiti. Polveri che si respirano.
“Viene seriamente messa in discussione la salute di operai e residenti, delle donne, dei bambini, degli anziani, perché, come sappiamo, quelle polveri contengono notevoli concentrazioni di metalli pesanti, con cancerogeni di classe I – IARC.
Ancora inottemperate le prescrizioni del sindaco, a partire dalla bagnatura di alcuni piazzali tramite irrigazione automatica, pur imposta dall’aggiornamento AIA: nelle aree e nei piazzali del parco rottami tuttora si opera artigianalmente, con un’autobotte trascinata da motrice, spesso presente solo su richiesta dei lavoratori. Avevamo viceversa preteso un’irrigazione costante di questa zona per la massima tutela della salute degli operatori.
Per tutti questi motivi, considerando quanto denunciato dagli abitanti di Prisciano, visto il ripetersi di emissioni fuori controllo di polveri metalliche da scorificazione, tipicamente in grado di investire direttamente l’intera Terni Est, come pubblici ufficiali – conclude l’assessore Aniello – abbiamo il dovere di informare le Autorità competenti, inclusi Ispettorato territoriale del Lavoro e Magistratura, affinché venga ripristinato per ogni cittadino il diritto a vivere e lavorare in un ambiente sano e pulito, diritto che qui resta smaccatamente negato a migliaia di famiglie“.