La Rsu di Ast si è incontrata con la direzione aziendale rispetto all’andamento del premio di produttività relativo al 2° trimestre 2023 (aprile, maggio e giugno). Considerando le difficoltà di mercato e le insaturazioni impiantistiche la struttura del premio comunque ha consentito di raggiungere almeno un obbiettivo incrementale di produzione e di conseguenza far scattare la detassazione in busta paga e il welfare: importo in busta paga 157,50 euro (con tassazione agevolata pari al 5%), welfare 197 euro (maggiorato del 25%).
L’erogazione sarà effettuata in busta paga con le competenze di luglio 2023 (9 agosto), mentre per chi ha scelto l’opzione welfare il premio verrà caricato in piattaforma il 16 settembre e spendibile entro il 30 novembre.
La Rsu di Ast ha chiesto alla direzione aziendale aggiornamenti rispetto all’innalzamento della soglia fiscale a 3000 euro per i dipendenti con figli a carico e di conseguenza i primi di agosto l’Azienda si è impegnata a fornire un modulo apposito per i dipendenti.
Nella sede di Confindustria Terni, invece, si sono incontrate le segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm con la direzione aziendale della Garofoli s.p.a.
L’azienda nonostante anni particolarmente difficili riesce a stare sul mercato mantenendo competitività e il necessario miglioramento continuo. Aumentano anche gli occupati di circa l’8% dell’intera forza lavoro e le relative professionalità, frutto anche di corrette e strutturate relazioni industriali.
Per quanto riguarda il premio di risultato, da un punto di vista economico, è stato raggiunto all’85% per cui ai lavoratori saranno riconosciute 500€ sul massimale di 600€, con tassazione agevolata e al netto della maggiorazione per chi sceglie l’opzione welfare.
Anche quest’anno è stato raggiunto al 100% il parametro ESG, ovvero la certificazione della sostenibilità economica, sociale ed ambientale. Non è un caso che l’azienda sta compiendo importanti investimenti verso la digitalizzazione dei processi produttivi e punta – attraverso l’ulteriore installazione di pannelli fotovoltaici – a garantirsi l’autoproduzione di energia elettrica, a zero emissioni, per il 60% del proprio fabbisogno.
Fim, Fiom e Uilm ritengono l’impianto del premio di risultato concordato importante ancorché innovativo e chiamano gli stessi lavoratori a cogliere sfide significative per un’azienda che ormai rappresenta un’eccellenza anche sul piano nazionale.