“Dare un contributo fattivo per far uscire dalla crisi un territorio che in questi lunghi anni è stato martoriato dal combinato disposto della crisi economica in atto a cui si è aggiunta anche una vera e propria crisi politica del comune capoluogo di provincia”. Partendo da questo presupposto Cgil e Cisl hanno elaborato un documento congiunto, gli “Stati Generali per il lavoro”, con una serie di proposte in materia di salute, sicurezza, appalti, ambiente, lavoro e welfare. Il documento è stato discusso, nella giornata del Primo Maggio, da alcuni giornalisti con i segretari delle due organizzazioni, Attilio Romanelli e Riccardo Marcelli, nella sala XX Settembre della Biblioteca di Terni.
“La retta da seguire non può che essere il lavoro e la sua valorizzazione, hanno sostenuto Romanelli e Marcelli, a partire dalla gestione dell’area di crisi complessa per “produrre” lavoro di qualità. A tal fine le direttrici che abbiamo individuato sono ambiente, sicurezza e salute intendendo la chimica verde, l’economia circolare, la gestione dei rifiuti, il protocollo Sas, il Mesop 2.0; le infrastrutture ossia mobilità, logistica integrata e di ultimo miglio, piattaforma logistica per rendere le città più sostenibili e vivibili, la banda larga; gli appalti ossia condizioni dei lavoratori in appalto, la legge regionale, i protocolli; welfare con la contrattazione aziendale, la contrattazione sociale, il sistema sanitario, la sicurezza. Mettiamo a disposizione della comunità le nostre proposte e nel farlo vogliamo ovviamente partire dal punto di vista dei lavoratori e delle lavoratrici – hanno aggiunto i segretari, che siamo chiamati a rappresentare ai tempi di Industry 4.0. Non dobbiamo dimenticare che una città funziona se ha attorno un ecosistema 4.0: mobilità, territorio, rigenerazione urbana, interconnessioni non solo fra macchine e persone, hanno concluso, ma anche con il territorio, con la ricerca, le amministrazioni pubbliche, con la scuola e con l’approvvigionamento energetico. Senza tralasciare naturalmente l’investimento più importante: quello sulle persone, a partire dalla loro formazione”.