“Camminiamo insieme: famiglia, amicizia, speranza” è il progetto della San Vincenzo de’ Paoli di Terni a sostegno delle famiglie indigenti, che è stato finanziato dalla Fondazione Carit con un contributo di 47.000 euro, per continuare l’opera di solidarietà delle varie Conferenze della San Vincenzo di Terni e Narni.
Il progetto ha l’intento di restituire dignità a chi, per le difficoltà della vita, sente di averla persa e restituire alle famiglie in crisi economica ed esistenziale serenità e fiducia nel futuro attraverso il sostegno morale ed economico, creando una rete di relazioni solidali in cui nessuno si senta escluso e cresca nella propria autostima trovando stimoli a migliorare la propria condizione.
Attraverso il rapporto di prossimità ed amicizia specifico della San Vincenzo de’Paoli, che opera sul territorio con dieci conferenze parrocchiali e interparrocchiali, con il centro di ascolto del Consiglio Centrale e con l’Emporio Bimbi, vengono aiutate oltre 2000 persone.
Anche questo progetto sviluppa la propria attività con interventi per il sostegno ai bisogni primari della famiglia: da quelli dell’ambiente domestico come il pagamento di utenze, affitti, spese condominiali, acquisto di generi alimentari e di igiene, a quelli per la salute con il pagamento di visite mediche, medicinali, ausili vari, a quelli dell’istruzione con il pagamento di libri di testo, materiale di cancelleria, mense e trasporto scolastico e non ultime le attività rivolte al benessere personale con particolare attenzione per le fasce più deboli come anziani e bambini, soprattutto stranieri poco integrati.
Il progetto prevede interventi per migliorare il proprio benessere e qualità della vita, coltivare le relazioni umane, creare occasioni di evasione e di integrazione, organizzando la tradizionale Festa della Befana rivolta a bambini ed anziani insieme alle famiglie dei volontari e benefattori, si organizzeranno gite per anziani, momenti culturali, conviviali e ludici. interventi animati in particolare dai giovani vincenziani per un reciproco arricchimento di valori umani nella diversità generazionale.
Il sostegno amicale tende ad evitare la disgregazione delle famiglie, gravissima conseguenza della crisi economica che diventa crisi esistenziale.
Condizione essenziale per l’unità del nucleo familiare è la disponibilità della casa, indiscutibile bene primario e la certezza di avere il necessario per l’alimentazione e la cura della persona, ma anche riappropriarsi della propria dignità, sentendosi parte della comunità attraverso momenti volti all’inclusione, assicurare un futuro migliore ai bambini e ragazzi che si sentono discriminati per la mancanza di opportunità, migliorare la qualità di vita degli anziani che vivono spesso in solitudine e con pensioni inadeguate, garantirgli una vita dignitosa attraverso aiuti economici, reinserirli nel tessuto sociale, dare loro serenità, amicizia, creare momenti di evasione.