Su questo giornale nel corso delle ultime settimane, precedenti e successive alle elezioni regionali, abbiamo pubblicato diversi interventi di militanti ed ex dirigenti del partito, tutti critici nei confronti del gruppo dirigente locale. L’ultimo è stato quello di Rita Diamanti.
E’ ovvio che questo giornale è aperto al contributo di quanti vogliano dire la propria e questo vale soprattutto per chi viene costantemente tirato in ballo ovverosia l’onorevole Raffaele Nevi.
L’INTERVENTO DI VALENTINA BASSETTI
Da diverso tempo sono un semplice partecipante alla vita politica di FI, in silenzio senza chiedere nulla.
Ho assistito e partecipato attivamente alla tornata elettorale delle Politiche e delle comunali sia di Terni che di Stroncone , come un’ape operaia perché questo sono.
Non ho mai condiviso alcuni atteggiamenti e alcune direttive che venivano dall’alto e che andavano contro quello che era il sentire della massa dei circoli dei sostenitori.
Dovevi spiegare, giustificare o meglio dovevi tacere.
Io stessa per il mio essere libera non sono mai stata invitata alle riunioni sporadiche perché in un certo momento c’è stato il terrore che potessi dire liberamente ad una platea quello per cui ero in disaccordo.
E nonostante la dirigenza nazionale mi tenesse aggiornata e mi invitasse ad andare ho sempre preferito restare in disparte e tacere.
Tacere per gli amici che andavano salvaguardati per la giunta che stava facendo a Terni un ottimo lavoro, tacere per chi non meritava il male.
Poi arrivano le regionali e li ti rendi conto che quello per cui sei stato silenzioso non è servito a nulla perché come al solito i giochi erano fatti senza tenere in considerazione,prima i patti e se non riguardano i belli e buoni ma i brutti e cattivi ci sta, ma sopratutto le persone che nonostante tutto si sono messe in gioco.
Se non sei allineato con i belli, buoni e imparentati , sono convinti che tu sia un utile idiota , ma non siamo idioti siamo solo stati buoni collaborativi e disinteressati al potere e interessati al bene comune.
Ho sempre pensato alla vita politica come un modo perché la meritocrazia venisse fuori, ma quando vedo che questo non accade ma che anzi essa viene strumentalizzata per annientare la meritocrazia, mi rendo conto che non posso essere connivente.
Andiamo ad un analisi per punti: comunali a Terni, il partito decide in blocco di portare la signora Bertocco, la signora prende poco più di 300 preferenze nonostante “apò mēchanḗs theós” la porta ovunque, da qui la deduzione che la divinità ed i suoi adepti sono in possesso di 300 voti comunali.
Dopo questo la signora viene fatta assessore ed iniziano a girare voci che non sia diplomata, nulla di male basta ammetterlo, viene presentato un certificato di diploma poco chiaro. Quando sarebbe bastato andare nel liceo di appartenenza della signora e richiedere il certificato di protocollo del diploma
Passano pochi mesi di amministrazione e poco prima del rimpasto di agosto la signora si dimette.
Si dimette e ritorna in Aman a fare l’amministratore delegato, il 12/09/2019 è di nuovo li; alle mie richieste al presidente Giuliano Gentili ( presidente aman ) non sanno darmi una risposta lo stesso cv della signora è bloccato, se andate sul sito aman trasparenza accedete a tutti i cv tranne al suo.
Ho parlato con la Dott.ssa Pernazza e con il Dott, Guido Nevi di come mai ci fosse una così grande protezione della signora? Non ho visto tanto impegno per nessuno nemmeno per i padri di famiglia disperati ed esodati.
Ho chiesto in AMAN come fosse successo tutto questo, mi hanno detto che non lo sapevano il Signor Giuliano Gentili ( presidente aman mi ha detto che non lo sapeva e , che non sapeva come rispondermi… )
Arrivano le comunali ad Orvieto e qui i buoni e belli passano sopra al circolo che voleva Meffi per favorire la candidata gradita al politico che tutto può e che pensa che siamo tutti indifesi, anche li è andata bene a lui; la sua candidata per farla digerire a tutti prima prende la tessera e poi esce. Tanto risponde a lui.
Comunali a Stroncone lavoriamo tantissimo, eleggiamo diversi rappresentanti che fanno riferimento FI.
Arrivano le regionali dove prima vengono disattesi i patti, Ferranti 1000 preferenze non si candida
Si candida il sindaco di Amelia, il segretario di Nevi e si dividono i voti dei Nevi, considerando che la Pernazza è sindaco, Nevi in regione ha di suo 700 voti circa.
Vi domanderete come faceva ad avere lui migliaia di preferenze? Non erano le sue.
Se vogliamo analizzare il voto basta andare sui piccoli paesi dove Fi ha una caduta mostruosa ed aumentano i partiti di centro destra, nel mio comune dove la lega ha preso il 49 percento FI ci sono seggi dove a malapena arriva a 10 voti.
Motivo, l’elettorato ha detto no ai giochi di potere,i portatori di acqua hanno deciso di essere liberi .
Come mai proprio oggi questa mia? Ho letto la lettera della Dottoressa Rita Diamanti, che crede ancora che possa essere possibile cambiare le cose, che nonostante sia stata trattata in modo poco grazioso dal direttivo dei buoni imparentati e non abbia risposto, ci crede ancora perché ci sono ancora tante belle persone che posso dare tanto in termini di umanità e competenza .
Voglio essere accanto alla dottoressa Diamanti perché quello che ha denunciato è ora che venga discusso e risolto.
L’INTERVENTO DI MAURIZIO MIDEJA
Da ormai quasi due mesi sono un semplice iscritto a Forza Italia per mia scelta, non condividendo
diverse scelte avvenute negli ultimi due anni all’interno del partito. In modo particolare in questi giorni, mi
è stato chiesto da amici e conoscenti e alcuni militanti, le ragioni che mi hanno
portato alla decisione.
Lo spunto e anche la motivazione di esternare con più chiarezza e nei dettagli il mio pensiero mi è stato offerto
rileggendo il comunicato della dr.ssa Rita Diamanti ,avvenuto solo pochi giorni fa sulla indifferibile
fondata ,necessità ed urgenza di poter convocare una assemblea di tutti i militanti,dirigenti ed esponenti
nonché dei simpatizzanti di Forza Italia per contribuire ad un rilancio e a un coinvolgimento diretto della
amministrazione e della gestione del partito e non soltanto a livello locale.
Vorrei ricordare che anche quanto sta avvenendo è a mio parere più riconducibile ad alcune decisioni forse
non propriamente azzeccate che, da parte del vertice del partito e dal suo cerchio magico, da
qualche tempo vengono imposte con i risultati che obiettivamente sono in evidenza.
La sede del partito a Terni,ancor oggi ,rimane relegata in zona periferica e decentrata, inaccessibile negli
orari normali e più consoni ed adatti alla promozione della frequentazione e partecipazione anche di nuovi
simpatizzanti e potenzialmente nuovi iscritti.Così come l’incontro conviviale pare sia divenuto ormai
desueto,dal presupposto che i nuovi e già presenti contatti verrebbero condivisi ormai sui
social, scelte che non ho mai condiviso mentre appariva come
inammissibile che autotassandoci tra gli iscritti con pochi euro si sarebbe trovata e si era già trovata,una
sede più consona e in zona centrale.
Le decisioni nei direttivi si rispettavano e venivano fatte valere quando e se condivise esclusivamente dal
vertice apicale, qualora i direttivi avessero individuato o promosso delle iniziative in contrasto , venivano accantonate.
Direttivo comunale promuoveva in Orvieto l’ ottimo candidato Meffi,ma veniva forzata la candidatura e in
contrasto alla decisione esercitata veniva prescelta la candidata Tardani,(tra l’altro mi pare ricordare
tardivamente iscritta al partito allora e non più iscritta adesso a Forza Italia) giusto per sottolineare
la scarsa lungimiranza adottata.
Direttivo provinciale individuava un candidato apprezzato e preparato come Bruschini alle provinciali 2019,
ma poi veniva imposto dal solito entourage un altro candidato senza avere alcun successo.
Siglati degli accordi sulle candidature per le regionali in base alla significatività prevalente sul territorio di
appartenenza del candidato più forte si osteggiava a favore di candidature in più ordine
sparso, purtroppo mortificanti e inconcludenti considerando i risultati ottenuti e l’ impegno intrapreso.
Per questi motivi desidero associarmi in un appello lanciato dalla dott.essa Rita Diamanti affinché si cerchi
con ampia forza di evitare il disfacimento del nostro partito in un serio e ampio confronto
interno aperto a tutti gli iscritti.