La qualità dell’aria della ‘conca’ ternana è attualmente controllata in più postazioni con strumentazioni che rilevano i principali parametri di inquinamento dell’aria grazie ad ‘Airselfie 2’. Si tratta di un progetto promosso e realizzato grazie alla collaborazione tra Arpa Umbria e l’Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri di Terni, presentato nella sala convegni di Arpa a Terni.
“Terni con la tradizione dell’industria pesante e non solo, ha una grande criticità dal punto di vista dell’inquinamento atmosferico, ha spiegato il Direttore Generale di Arpa Umbria Luca Proietti, anche dovuta alla questione geomorfologica della ‘conca’. Ora è il tempo dell’agire, dimettere in pratica e rendere operative tutta una serie di misure che vanno dalla mobilità sostenibile, trasporto urbano idrogeno, mobilità elettrica, teleriscaldamento, efficientamento energetico. Certo, è anche necessario certamente mettere delle prescrizioni ai camini delle aziende industriali. Bisogna fare in maniera rapida tutta una serie di azioni che possano migliorare il livello di inquinamento atmosferico e quindi aumentare la la aspettativa di salute dei cittadini del ternano.”
È stata predisposta una rete di sensori a basso costo (che rilevano Particolato PM10, PM2.5 e PM1) collocati in edifici scolastici di vario ordine tra Terni e Narni, all’ospedale di Terni, in uffici pubblici, in un hotel e nei pressi di un incrocio stradale ad alta percorrenza. Ad integrazione della rete di rilevamento sono state installate in esterno presso tre scuole di Terni e Narni e l’ospedale Santa Maria di Terni alcune centraline a basso costo che misurano i parametri Particolato PM2.5, NO2, Ozono. Per poter verificare e cercare di tenere sotto controllo la più bassa accuratezza di misura che, inevitabilmente, hanno i sensori a basso costo, si è predisposta una campagna di interconfronto tra questi e le centraline di qualità dell’aria principali secondo modalità standard. Ad oggi, la fase dell’installazione è terminata, coprendo in modo uniforme l’area urbana di Terni e la zona di Narni Scalo.
“Il tema ambientale, ha dichiarato l’assessore Regionale all’Ambiente Roberto Morroni, lo dobbiamo affrontare partendo da due elementi: conoscenza analitica dei dati e responsabilità individuale. Si parla tanto di transizione ecologica, di transizione ambientale, però poi quando caliamo questi concetti nella praassi quotidiana sembra che la cosa riguardi sempre qualcun altro qualcun altro. Dobbiamo guardarci allo specchio e capire che la transizione ecologica tira in ballo e pesantemente quelle che sono le nostre abitudini, i nostri stili di vita e chiama tutti ad uno scatto in termini di responsabilità: che cosa devo cambiare io, non gli altri, nel mio modo di gestire la mia mobilità, nel modo in cui riscaldo la mia abitazione, si, anche chi fa il barbecue. Certo, c’è l’industria, ma ci si dimentica un aspetto fondamentale: le aziende hanno già avviato in maniera molto incisiva dei processi atti a mitigare sensibilmente l’impatto in termini mensili e poi c’è comunque la strada di controllo è che quella che passa attraverso le autorizzazioni e le prescrizioni che l’autorizzazione spesso accompagnano. Una frontiera che non s’è mai affrontata fino ad oggi è quella di entrare nelle case di ognuno di noi. Io credo che questo scatto, da fare con coraggio e senza timore di subire il contraccolpo di chi agita invece con estrema disinvoltura e irresponsabilità la bandiera della demagogia. Questo scatto credo debba essere fatto.”