“La nostra città ha conquistato in meno di un mese un triste primato nazionale”. È quanto denuncia segretario nazionale del sindacato di polizia Mosap Roberto Fioramonti riportando la notizia del quarto agente finito in ospedale nelle ultime 3 settimane.
Questo il link della notizia https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/agente-ferito-a-terninon-e-grave-475814
“A farne le spese, sostiene, sempre i miei colleghi della squadra mobile impegnati in operazioni contro lo spaccio. A loro va la piena vicinanza e solidarietà del Mosap. Ero stato, purtroppo, facile profeta a fine giugno quando ho denunciato che a Terni un adulto su 10 si droga e che in città ormai il fenomeno dello spaccio ha assunto una rilevanza inaccettabile anche a causa della mancanza di telecamere e dei problemi di decoro urbano”.
Fioramonti si rivolge al Ministro Salvini chiedendo di “dare concretezza ai suoi impegni, senza far passare l’estate. A Terni le operatrici e gli operatori in divisa, sia per quel che riguarda i servizi di controllo del territorio e sia per ciò che concerne gli uffici investigativi, sono impegnati in massima parte nelle azioni di prevenzione e contrasto allo spaccio, ma la carenza di personale non ci permette di far fronte al meglio alle varie criticità. Oggi ci troviamo di fronte a spacciatori – aggiunge il segretario nazionale del Mosap – che mostrano un atteggiamento sempre più aggressivo nei confronti delle forze dell’ordine, consapevoli anche di alcuni vulnus del nostro sistema penale e processuale che spesso permettono anche a uno spacciatore recidivo arrestato in flagranza di reato di tornare a piede libero il giorno dopo. Nuovi strumenti come lo spray al peperoncino e la pistola elettrica taser, ancora non in dotazione ma in sperimentazione, possono sicuramente essere utili. Ma occorre maggiore severità dal punto di vista legislativo e soprattutto, cosa più importante, credo che pure a Terni le famiglie e la scuola debbano registrare un cambio di passo nell’educazione dei più giovani che spesso, anche se non tutti, mostrano scarso senso civico – conclude Fioramonti – e poco rispetto per lo Stato e chi lo rappresenta”.