Quattro persone sono state arrestate dalla Squadra Mobile di Terni per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Si tratta di tre donne ed un trans di origine colombiana ed un meccanico ternano di 39 anni posto ai domiciliari.
L’operazione denominata “Doña Claudia” – così come veniva chiamata la colombiana di 41 anni, moglie del meccanico, che teneva le fila di tutta l’organizzazione – ha preso le mosse nel 2019 in seguito alla denuncia di un giovane colombiano che si era rifiutato di prostituirsi subendo aggressioni ed abusi sessuali.
Gli investigatori hanno così scoperto un’organizzazione che reclutava donne e trans dalla Colombia, in particolare dalla città di Floridia, poi da Fiumicino le portavano a Terni per sfruttarne la prostituzione. Tutto era pianificato nei minimi dettagli da Doña Claudia che provvedeva ad anticipare tutte le spese per trans e ragazze, circa 7.500 euro che questi dovevano poi restituire con le loro prestazioni sessuali, anche sotto la minaccia di ritorsioni nei confronti della famiglia d’origine. Era il carrozziere a raccogliere il denaro e di accertare che si dedicassero fino in fondo al loro “lavoro”. Un trans di 25 anni ed una prostituta di 42 anni, entrambi colombiani, si occupavano della gestione “logistica” di coloro che si prostituivano. L’attività veniva svolta sia in strada, principalmente in via Lungonera Savoia (dove molteplici sono state le segnalazioni dei residenti), che in sei appartamenti presi in affitto tra la zona di viale Brin e Borgo Bovio. Questi erano nella disponibilità di un ternano ed uno spoletino, a conoscenza dell’attività di meretricio che vi si svolgeva e per questo sono stati denunciati per favoreggiamento della prostituzione.
I clienti erano sempre molto numerosi, erano sia locali che provenienti dalle province limitrofe, dando luogo ad un notevole giro di affari. Tenuto conto che in ogni appartamento c’erano tre prostitute ed ognuna pagava a settimana 500 euro + 30 euro per pubblicizzare l’attività su siti online, il guadagno per l’organizzazione era di diverse migliaia di euro.
Negli appartamenti gli inquirenti hanno rinvenuto e sequestrato oltre 200 profilattici e un libro mastro con conteggi, pagamenti ed un glossario spagnolo – italiano per facilitare la conversazione con i clienti.