A un certo punto del question time quando i consiglieri di Fratelli d’Italia, Marco Cecconi e Cinzia Fabrizi chiedevano spiegazioni sul discusso depliant sull’attuazione del programma della giunta Bandecchi (pagato dal sindaco stesso) Bandecchi, interrotto, si spazientisce e avvia l’ennesimo show. Inizia ad abbaiare. Anzi prima consegna i fogli per la risposta all’assessore Viviana Altamura alla suggerisce: “li mandi a cagare da parte mia”. Poi inizia ad abbaiare fin quando non abbandona l’aula consiliare.
In serata è giunta la nota del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia.
Il consiglio comunale del 27 giugno ’24 ha ‘regalato’ alla città – si fa per dire – l’ennesima sceneggiata, violazioni del regolamento, dimostrazioni plateali di inconcludenza e mistificazione, bugie su bugie, atteggiamenti offensivi…
Al centro dell’ignobile show, le 5 interrogazioni presentate dai consiglieri di Fratelli d’Italia a proposito di servizi sociali su altrettante materie, materie che invece sarebbero serissime per la gravità delle problematiche annesse: servizi territoriali e di comunità, contrasto alla violenza di genere, contrasto alla povertà, inclusione sociale, sostegno ai senza fissa dimora. Si tratta di settori per ciascuno dei quali l’Amministrazione-Bandecchi ha tentato di indossare altrettanti fiori all’occhiello, grazie al ‘famoso’ depliant propagandistico prodotto da Palazzo Spada e cassettato in tutte le case dei ternani in spregio ai divieti della par condicio in piena campagna elettorale per le europee: cosa per la quale, oltretutto, la suddetta Amministrazione-Bandecchi è stata già ampiamente sanzionata.
Ed ecco lo show.
Ecco un sindaco che ha fretta, deve andare via (del resto, i suoi tempi di permanenza in città sono noti, zero virgola, quasi come i voti di AP alle europee…). Ma trova il tempo di fare il verso del cane (abbaia proprio…) volendo scimmiottare le voci dei consiglieri che a quel punto protestano: ennesima offesa alle persone, al ruolo, al mandato popolare di cui i consiglieri sono espressione. Ecco un sindaco che, comunque, prima di abbandonare l’aula, almeno due cose riesce a fare e sono due cose che la dicono lunga. Uno, prova a rispondere lui al posto dell’assessore competente Viviana Altamura (proprio come fece il vicesindaco Corridore sostituendosi a Mascia Aniello da noi interrogata sull’AST, poi tutti sappiamo come è andata a finire…). Due, Bandecchi detta la linea: non c’è niente da chiedere né men che mai da rispondere – prova a sostenere – dato che il depliant incriminato, poi, dice, l’ha pagato lui…
Andiamo, signor sindaco, questa è proprio grossa…!