Tossicodipendente in crisi di astinenza aggredisce la madre ed i carabinieri. È accaduto intorno alle ore 19.15 di ieri in un appartamento di una zona residenziale di Terni. In seguito alla segnalazione di una lite in famiglia, i carabinieri si sono recati sul posto trovando una donna ternana di 54 che li ha informati di come la figlia 22enne, convivente e tossicodipendente, fosse in crisi di astinenza e per questo l’aveva aggredita e rotto vari suppellettili. L’abitazione, in effetti, si presentava completamente a soqquadravo. Entrati nella camera da letto della giovane, i militari hanno subito visto il suo stato di agitazione: diceva di voler uscire di casa ed ha iniziato ad insultare e minacciare la madre. In quel frangente, dal bagno è uscito un ragazzo, amico e coetaneo della ragazza, che presentava una macchia di sangue vivo sulle braccia. È stato, così, invitato dai Carabinieri a mostrare cosa avesse nelle tasche della felpa ed il giovane ha tirato fuori due flaconcini di metadone insieme ad una siringa usata e sporca di sangue (sottoposti a sequestro). La ragazza a quel punto ha iniziato a spingere e strattonare con forza i militari che hanno dovuto chiedere l’ausilio di una seconda pattuglia. La cosa ha esasperato ulteriormente la 22enne che si è scagliata con violenza sulla madre colpendola al volto con uno schiaffo e facendole sbattere la testa contro una porta dell’abitazione. Bloccata, ma non soddisfatta, la giovane ha continuato a scagliarsi contro i Carabinieri colpendoli con calci, schiaffi e sputi, supportata dall’amico. I due sono stati, quindi, bloccati ed accompagnati in Caserma, ma anche qui la ragazza ha continuato a dare in escandescenza, tanto che si è reso necessario l’intervento di personale del 118. I successivi accertamenti hanno consentito di appurare che oramai da parecchio tempo in quella casa si viveva un clima di terrore dovuto alla ragazza tant’è che la madre era costretta a convivere con la paura per la propria incolumità. La giovane è stata arrestata nella flagranza dei reati di maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre e di resistenza a Pubblico Ufficiale e tradotta nella Casa Circondariale di Perugia, mentre il coetaneo denunciato alla Procura della Repubblica di Terni per resistenza a Pubblico Ufficiale.