Sono stati tutti condannati i responsabili della rapina di Natale all’imprenditore Bruno Bevilacqua.
Antonio Aroni è stato condannato dal Gip Mastracchio a 6 anni di reclusione, Gennaro Costabile a 5 e altre due donne a 3 anni e 6 mesi. Una terza donna, minore, sarà giudicata dal tribunale per i minorenni. Le richieste del PM Pesiri sono state confermate tranne per Costabile (da 8 a 5 anni).
La vicenda venne alla luce soltanto nel mese di aprile. La rapina, violenta, invece, si consumò nella notte di Natale, nella villa dell’imprenditore. Lo stesso Bevilacqua e i condannati si erano conosciuti in un locale di Terni, intorno alle 4,15 del mattino, al rientro da una serata romana e, dopo la serata trascorsa piacevolmente insieme, Bevilacqua li ha invitati nella sua villa di Terni. Qui il clima è completamente cambiato i due uomini hanno aggredito l’imprenditore e un suo amico intimando loro di consegnare orologi di pregio. Bevilacqua aveva al polso un Audemar Piquet del valore di 30 mila euro e il suo amico un Rolex submariner del valore di 10 mila euro. Al loro diniego non hanno esitato a colpire con un manganello metallico Bevilacqua (da parte di Costabile) sparando anche dei colpi di pistola (Aroni) sul soffitto , prima di darsi alla fuga precipitosa. Bevilacqua, nel frattempo, era riuscito a divincolarsi dal Costabile ed era riuscito a scappare di casa e a far perdere le sue tracce tra la nebbia fittissima.
Dalle successive indagini si è arrivati a identificare gli aggressori e oggi è arrivata la sentenza di primo grado.
Gli indagati erano difesi dagli avvocati Francesco Mattiangeli, Riccardo Matticari e Alessio Pressi.
Secondo l’avvocato Mattiangeli (che difendeva Costabile) “la sentenza è equilibrata e potremmo non presentare appello perché la riforma Cartabia consentirebbe lo sconto di un sesto della pena inflitta.”